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 2010  agosto 23 Lunedì calendario

MINORI RIDOTTI IN SCHIAVITÙ: 50MILA SCOPERTI IN ITALIA

Aveva 15 anni quel maledetto agosto del 2008 quando è arrivata in Italia insieme a molte altre donne nigeriane. Appena messo piede nel nostro paese è stata protetta in una comunità per minori in Sicilia poi, intercettata dai suoi sfruttatori, è volata in Lombardia con la promessa di un lavoro. Ma è stata obbligata alla strada. Stanca di quella vita ha contattato, di nascosto, le operatrici del centro siciliano ed è riuscita ad uscirne. M., sedicenne, è stato reclutato nel suo villaggio egiziano e portato da noi nel marzo del 2009. Per farlo partire la famiglia si era indebitata, aveva speso ottomila euro. Lui, per rincorrere le richieste degli aguzzini, si è prestato ad ogni lavoro, ad ogni umiliazione. A. è un ragazzo afghano di 16 anni che è venuto in Italia dall’Iran, attraversando con fatica e dolore, la Turchia e la Grecia per sbarcare al porto di Ancona. Vagabondaggio, qualche aiuto, un breve soggiorno in comunità, poco lavoro. Si è ritrovato costretto a vivere in strada, aiuta uno spacciatore come piccolo pusher. T., romeno, pur avendo solo 17 anni, è già stato tre volte nelle nostre carceri. Un connazionale l’aveva convinto, appena quindicenne, a salire su un pulmino e venire a fare il muratore. In realtà aveva organizzato un gruppo di ragazzi per fare furti nei negozi. Le storie si rincorrono, ogni giorno una nuova. Gli “schiavi” sono sempre più giovani, i loro percorsi sempre più dolorosi. Come documenta il dossier “Le nuove schiavitù” di Save the Children per l’Italia, l’organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per i diritti dei bambini.
Sono almeno 50mila le vittime di tratta e sfruttamento nel nostro paese che hanno ricevuto protezione, assistenza almeno un aiuto tra il 200 e il 2008. Questo vuol dire, secondo gli analisti, che il numero di quelli che restano “senza ombrello” e si perdono negli angoli più bui della società sono almeno il doppio, forse tre volte tanto. «Il dato che emerge è l’allargamento del bacino di minori sfruttati o potenziali vittime di sfruttamento - spiega Valerio Neri, direttore generale di “Save the Children Italia” mentre la tratta sembra sempre più circoscritta al gruppo delle ragazze nigeriane e dell’Est Europa. Nel caso di minori sfruttati o a rischio, parliamo di ragazzi fra i 12 e i 17 anni, afgani, egiziani, bengalesi e romeni». Più di cinquemila gli indagati per riduzione o mantenimento in schiavitù e per il reato di tratta di persone. Nel rapporto si legge che sono 4.466 i minori stranieri non accompagnati in Italia, 2.500 quelli seguiti da “Save the Children” tra il 2009 e il 2010.
Il rapporto disegna profili di ragazzi che si lasciano alle spalle (spesso spinti o venduti dalle famiglie) situazioni così difficili da essere disposti a tutto pur di non tornare indietro. Per questo, sia maschi che femmine, si trovano nella melma del mondo della prostituzione quando dovrebbero andare ancora a scuola, sono costretti al lavoro nero nel settore orto-frutticolo e della ristorazione, spacciano per strada, chiedono l’elemosina e diventano ottima manovalanza per i piccoli furti.