Avvenire 21/8/2010, 21 agosto 2010
LE TAPPE
L’annuncio arriva dopo lo stallo di 20 mesi seguito all’offensiva a Gaza. Il processo di pace mediorientale è stato segnato da pochi progressi e tante battute d’arresto. Queste le tappe più importanti.
CAMP DAVID: viene siglato nel 1978 tra Israele ed Egitto dal presidente egiziano, Anwar Sadat, e dal premier israeliano, Menachem Begin, con la mediazione del presidente Usa, Jimmy Carter. Con l’accordo, lo Stato ebraico si impegna a restituire la penisola del Sinai in cambio dell’allontanamento dell’Egitto dalle posizioni estremistiche dell’Olp.
ISRAELE-LIBANO: viene raggiunto il 17 maggio del 1983, in seguito all’operazione ’Pace in Galileà, durante la quale l’esercito israeliano invase il Libano. L’accordo non viene mai ratificato.
ACCORDI DI OSLO: firmati a Washington il 13 settembre del 1993 tra Israele e Olp da Yitzhak Rabin e Yasser Arafat sotto la presidenza Usa di Bill Clinton.
ISRAELE-GIORDANIA:
firmato il 26 ottobre del 1994 dal re Hussein di Giordania e il premier israeliano,Yitzhak Rabin.
OSLO II: per l’autonomia della Cisgiordania, firmati a Washington il 28 settembre 1995 grazie ai quali i palestinesi ottengono da Israele l’amministrazione di Betlemme, Hebron, Ramallah e di altre centinaia di villaggi.
ROADMAP: nel giugno 2002 il Quartetto dei mediatori mette a punto un piano in 3 fasi per arrivare alla pace entro il 2005.
ISRAELE E ANP: firmato il 15 novembre 2005 con la mediazione del segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice.
Viene sancita la riapertura del passaggio di frontiera di Rafah, tra Egitto e Striscia di Gaza.
ANNAPOLIS: nel novembre 2007, si riuniscono ad Annapolis, nel Maryland, il premier israeliano, Ehud Olmert, e il presidente dell’Anp, Abu Mazen e concordano il riavvio dei negoziati di pace.