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 2010  agosto 21 Sabato calendario

IN FATTORIA? CULTURA E TURISTI

Ospitalità e fonte di cultura. Così cambia il volto della fattoria italiana di inizio millennio. Non è dunque un caso se (dati Coldiretti) gli italiani stanno recuperando l’amore per la campagna e lo fanno prima di tutto per ottenere un contatto con la natura (38%) insieme a relax e tranquillità (13,7%), folclore e gastronomia (12,6%), prezzi più bassi rispetto a mari e monti (10,3%) e la possibilità di fare sport all’aria aperta (9,9%).

Per un giro d’affari che viene stimato attorno ai 10 miliardi di euro: il numero di agriturismi lungo la penisola è raddoppiato dal 2000 a oggi e le aziende agrituristiche sono ormai 18.480 dov’è possibile praticare equitazione, tiro con l’arco, trekking, usufruire di iniziative culturali. L’agriturismo vince anche sul web: secondo un monitoraggio Agriturist (associazione aderente a Confagricoltura) gli appassionati di agriturismo giudicano, in generale, l’accoglienza ricevuta nelle aziende agricole come «molto buona» nel 72% dei casi e addirittura «eccellente» nel 12% dei casi. Particolarmente entusiasti gli stranieri con un 15% di giudizi altamente positivi in più rispetto agli italiani, anche se le previsioni parlano di una vacanza sempre più mordi e fuggi.

Ma non solo. Come evidenzia la Cia, le nostre campagne sono diventate molto attrattive per i giovani imprenditori stranieri.

In particolare i vigneti: grazie all’Eye, ossia l’Erasmus per giovani imprenditori varato dall’Unione europea, grazie al quale è possibile trascorrere un periodo di lavoro presso un’azienda di successo in uno dei 27 paesi dell’Unione. E mentre i nostri giovani imprenditori scelgono il Nord Europa e guardano anche all’Est, gli stranieri cercano di entrare a lavorare in un’azienda vitivinicola tricolore per carpire i segreti della nostra agricoltura. Che si associa alla coltivazione di antiche tradizioni. È il caso, ad esempio, della famiglia Boscarelli di Bisignano (Cs) che da sempre alleva nel suo agriturismo Paglialonga (www.paglialonga.it), presso il Cida-Paglialonga – Circolo ippico dell’arcione – il cavallo calabrese. Una razza derivata da un gruppo di cavalli arabi importati dal Nord Africa e incrociata, durante il periodo borbonico, con il cavallo andaluso. Un cavallo elegante, buono sia per il turismo che molto capace per il salto e che ha dato soddisfazioni interessanti anche a livello sportivo.

Anche Facebook permette di conoscere le fattorie del futuro. Dove è possibile trovare uno spazio agrituristico in cui avvicinarsi alla cultura del vino. Ne è un esempio la Fattoria di Corsignano (www.tenutacorsignano.it). Con 22 ettari di terreno in pieno Chianti Classico Gallo Nero, la tenuta produce ogni anno 40.000 bottiglie tra Chianti Classico, grappa, vinsanto, olio extravergine d’oliva con attenzione all’ambiente: l’impianto fotovoltaico di 15 KW della tenuta produce gran parte dell’energia elettrica consumata, salvaguardando la natura.

E per preparare i bambini alla visita in fattoria, internet può essere un valido aiuto: ecco Bambini in Fattoria (www.bambiniinfattoria.it), spazio web nel quale è possibile conoscere gli animali e imparare come si fanno formaggi e salumi. Gli adulti, però, potranno cercare un agriturismo o una fattoria didattica. Clic.