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 2010  agosto 23 Lunedì calendario

UN BUSINESS CHE È LA FINE DEL MONDO

La cupola di San Pietro in frantumi in pochi secondi, le Hawaii che diventano un inferno di fuoco. Onde anomale, terremoti, eruzioni vulcaniche. È la fine del mondo immaginata dal regista Roland Emmerich, maestro del genere catastrofico che nel film " 2012" uscito nell’autunno di un anno fa porta in scena l’apocalisse. Un debutto con il botto, è il caso di dirlo, record di incassi ai botteghini in pochi giorni.
Curiosità, ma anche scaramanzia, timore e paura sono i sentimenti che suscita quella che dagli appassionati di misteri è già stata battezzata la data più famosa del mondo: il 21 dicembre 2012. Tutta colpa della profezia Maya, che fissa proprio per quel giorno l’epilogo dell’attuale età dell’oro. All’appuntamento mancano ancora 850 giorni,ma per qualcuno l’attesa è già diventata un’occasione di business. Corsi e manuali di sopravvivenza, kit di prima necessità, t-shirt, adesivi, libri, giochi, corsi di yoga e meditazione e persino bunker costruiti su misura. Un tam tam che corre sul web, con siti dedicati all’evento, blog e forum ricchi di consigli.
Ma come si spiega tutto questo interesse per le catastrofi annunciate? «La paura della fine del mondo – sottolinea Francesco Casetti, docente di filmologia all’Università Cattolica di Milano e a Yale – ha sostituito quella della morte individuale. Da un lato, c’è il timore che si estinguano le risorse, del surriscaldamento del pianeta e della privazione. Dall’altro, l’auspicio che questa fine sia un grande spettacolo e noi tutti vogliamo esserne i protagonisti».
A caccia di un rifugio sicuro
La nuova moda è partita dall’altra parte dell’Oceano e sta contagiando anche l’Italia: un bunker per mettersi al sicuro. Ci ha pensato la società californiana Vivos, che ha annunciato la costruzione di venti maxi-rifugi antiatomici di lusso in grado di ospitare fino a 200 persone ciascuno. Un costo di 50mila dollari per gli adulti e 25mila per gli under 16. «Finora abbiamo ricevuto un migliaio di richieste da ogni parte del mondo, compresa l’Italia», dicono dal quartier generale. Le sedi dei bunker sono per ora top secret. «Ce ne saranno anche a un giorno di viaggio dal vostro paese», spiegano dalla società californiana.
Il business si tinge anche di tricolore. La Matex Security Projects di Pontedera (Pisa), forte di una specializzazione in bunker militari e sistemi di sicurezza, in vista della scadenza del 2012 progetta e costruisce rifugi chiavi in mano su misura. «Tra il 2009 e il 2010 ne abbiamo ultimati sei – afferma il titolare Leonardo Remorini – e altri due verranno completati entro ottobre. Il costo varia a seconda delle esigenze del cliente: per muratura e scavi si spendono in genere tra i 1.500 e i 2.500 euro al metro quadro, le attrezzature di filtraggio di aria e acqua, oltre ai generatori elettrici vanno da 25 a 50mila euro, mentre per le scorte di generi alimentari bisogna calcolare circa10mila euro per poter sopravvivere alcuni mesi».
Alla ricerca della salvezza
Per chi non vuole arrendersi il sito www.sopravvivenza.net promuove corsi sui Monti Sibillini per imparare a cavarsela nei momenti difficili. «La sveglia – spiega Giuseppe Fasulo, istruttore di sopravvivenza – è alle 6.30. Poi subito all’opera. Si impara ad accendere il fuoco con le pietre focaie e con i bastoncini di legno, a trovare l’acqua e a costruirsi un rifugio con frasche, legno e foglie che servirà anche per trascorrere la notte ». Quattro giorni per un costo di 200 euro.
Chi invece cerca amuleti, i siti di vendite online, come zazzle cafepress, offrono magliette con le scritte "2012-Voglio crederci" a poche decine di euro. La profezia diventa anche un caso editoriale. Lo provano le vendite di "2012. La fine del mondo?" di Roberto Giacobbo, sugli scaffali dall’aprile 2009. Partito con una tiratura iniziale di 16mila copie – spiegano alla Mondadori – ne ha vendute finora 200mila e da febbraio di quest’anno è presente anche nell’edizione Oscar. Il mistero affascina gli adulti, ma anche i ragazzi. Se n’è accorto il creatore delle Winx, Iginio Straffi, a.d. di Rainbow Spa. Insieme a Silvia Brena ha creato il personaggio di Maya Fox, una ragazza di 18 anni che vive a Londra e scopre di avere poteri paranormali. Il suo compito è salvare il mondo da una profezia che si realizzerà la notte di Halloween del 2012. Una saga di quattro libri, editi sempre dalla Mondadori, di cui i primi due sono già usciti. «Alcune indagini che abbiamo effettuato – afferma Cristiana Buzzelli, responsabile publishing di Rainbow – hanno rivelato che i teenagers sono particolarmente affascinati dal thrilling e dalla spiritualità. Così abbiamo deciso di utilizzare l’attualità del 2012 come sfondo e filo conduttore». I diritti sono stati venduti in altri paesi e finora sono state acquistate 100mila copie in tutto il mondo.
C’è infine chi utilizza la profezia in chiave ironica. Come il recente spot della Fiat Panda legato a una promozione che consentiva di pagare solo a partire dal 2012. Il testimonial Piero Chiambretti celebrava «il fiuto per gli affari» della casa torinese che «non vedrà il becco di un quattrino perché per il calendario Maya nel 2012 ci sarà la fine del mondo». A motivare la scelta è Rino Drogo, responsabile comunicazione del brand del Lingotto: «Abbiamo deciso –sottolinea –di utilizzare un concetto di cui parlano tutti e di abbinarlo al carattere irriverente del prodotto Panda ». Se davvero la profezia si avverasse, almeno qualcuno a festeggiare ci sarebbe. Chiara Bussi • VACANZA ALLE TERME PER SFIDARE LA PAURA - «21 dicembre 2012, molti ci credono, molti lo temono, noi andiamo in vacanza». Per chi non vuole rifugiarsi in un bunker o sfoderare l’arte della sopravvivenza un’agenzia di viaggi di Napoli, la Euro Tour, specializzata nella multiproprietà e nell’organizzazione di viaggi di istruzione, ha pensato a un modo scaramantico per trascorrere il Natale dell’anno X. Un annuncio sul web informa che già da oggi è possibile prenotare una settimana in una località termale a 500 metri sul livello del mare.
«Vogliamo sfatare il mito della fine del mondo, è nostra cultura pensare " non è vero ma ci credo" – dice il responsabile Raffaele De Francesco – e allora perché non provare a distrarsi invece di fare il conto alla rovescia? E se per caso fosse vero, almeno ci siamo divertiti senza spendere un’esagerazione».
Per assicurarsi un posto bastano 50 euro. E una settimana costerà in media tra gli 80 e i 100 euro al giorno. Una delle mete prescelte è Fiuggi, mentre sono in via di definizione accordi con una località pugliese e si guarda con interesse a Montecatini. «Tutte zone non sismiche, sopra il livello del mare», precisa De Francesco.
La reazione degli internauti? «Il nostro annuncio ha suscitato la curiosità di molti – racconta De Francesco –. Alcuni ci hanno addirittura chiesto se siamo dei santoni e se il nostro pacchetto comprende speciali rituali per scongiurare la catastrofe. In realtà l’unica funzione prevista, per chi lo desidera, sarà la messa di Natale».
E per chi proprio non riesce a fare a meno di incrociare le dita l’agenzia offre anche un kit di sopravvivenza.
A pensare che il 21 dicembre 2012 sarà un giorno come un altro è anche LifeGate, che ha deciso di utilizzare la data simbolo della profezia Maya per stimolare l’ideazione di progetti innovativi per la salvaguardia del pianeta. Perché se è vero che in quel giorno non succederà nulla, è altrettanto risaputo che la terra soffre. In collaborazione con 242 Movie Tv, la società di energie alternative ha lanciato il concorso "22.12.2012 – Buongiorno Pianeta Terra. Facci vedere la tua idea per salvare il pianeta". In palio un primo premio da 1.500 euro a chi realizza il miglior video votato online dalla community di 242 Movie tv. Sono ammessi quelli realizzati con telefoni cellulari, webcam, macchine fotografiche, telecamere digitali, fino a un massimo di tre video per concorrente. Obiettivo dichiarato del concorso è creare una campagna video per diffondere, attraverso il web, la consapevolezza e il rispetto per «la nostra unica casa », che aiuti a comprendere la necessità di salvaguardare tutte le risorse ambientali. c. bu. • I MAGHI DELLA BORSA? VEDONO UN 2013 ROSA - È davvero un peccato, ragionando da investitori, che – secondo le superstizioni maya/ new age – il mondo debba finire il 21 dicembre 2012. Anche perché proprio nella seconda parte di quell’anno, secondo l’analisi ciclica di lungo periodo, i mercati azionari dovrebbero segnare un nuovo minimo che sarebbe preludio a una fase rialzista di almeno 12-18 mesi. Se tutto finisce, godremo del rialzo solo per qualche settimana o, al massimo, per un trimestre e qualche spicciolo.
Peccato, davvero.
Grazie al cielo, però, chi si occupa quotidianamente di finanza è – per deformazione professionale – molto concreto e un po’ cinico.Preferisce i numeri alle fantasie. E i furbi balzano subito all’occhio. Quindi non si può non accorgersi che c’è chi, pur dando per scontata l’Apocalisse nel 2012, riesce a trarne concrete indicazioni di investimento, fra l’altro a che pro, se tutto deve finire?, e di profitto (per lui).
L’idea apocalittica più gettonata, fra le mille avanzate dai previsori di catastrofi, è che una rotazione dei poli terrestri scioglierà i ghiacci polari, i mari si alzeranno di almeno 70 metri e molte terre saranno sommerse con centinaia di milioni di morti. Quindi, secondo questi "profeti di salvezza", bisognerebbe vendere gli asset posseduti per comprare casa in altura (almeno 200- 400 metri, per non finire sott’acqua e avere attorno terre emerse), meglio ancora se vicino a sorgenti potabili.
La cosa è intrigante, anche perché c’è da scommettere che dall’anno prossimo – o anche prima – inizieranno ad arrivare sui nostri computer strane offerte per acquistare penny stocks
(titoli dal valore borsistico minimo) destinati a grandi exploit nel giro di pochi mesi, perché si occupano- proviamo a immaginare - di impianti per la depurazione dell’acqua piuttosto che della realizzazione di microserre per coltivare verdura nel giardino o ancora della vendita di appezzamenti di terreno immobiliare (o direttamente di case) in collina o in montagna.
Insomma, business is business.
Anche con l’Apocalisse.Almeno così i gestori di queste offerte strampalate si godranno i soldi ricavati anche dopo il 2012. Però c’è chi guarda avanti, perché pensa – come tutti quelli che non si fanno abbindolare dalle superstizioni di moda – che nel 2012 non accadrà nulla e, dopo, verranno il 2013, il 2014 eccetera. Bob Doll, il concretissimo vice chairman e chief equity strategist fundamental equities di BlackRock, si è spinto ben oltre. E ha addirittura lanciato, settimana scorsa, una nota sulle previsioni di investimento da qui al 2020. Nulla di straordinario, per carità, ma certo un forte esorcismo contro i portatori di catastrofi che pensano che fra un paio d’anni finisca tutto.
Doll, per chi è interessato, sostiene che nei prossimi dieci anni il mercato azionario Usa guiderà tutti quelli del mondo sviluppato con un total return medio attorno all’8% annuo in uno scenario di crescita irregolare, intervallato da periodi recessivi. L’equity – sia pure in un con-testo altamente volatile – sovraperformerà in valore la liquidità e le obbligazioni sovrane e, dal punto di vista geografico, Cina e paesi emergenti continueranno a fare meglio. Mentre i settori che probabilmente segneranno una maggiore crescita di valore sono cura della salute, energie alternative e Information technology. Alla faccia dei maya e della new age. Alberto Ronchetti