Il Sole 24 Ore 21 agosto 2010, 21 agosto 2010
CRONOLOGIA - 1967
La risoluzione 242 del Consiglio di sicurezza Onu, adottata su proposta britannica alla fine della guerra dei sei giorni, chiede a Israele di ritirare le truppe e ai paesi arabi di cessare le ostilità
1978
Israele ed Egitto siglano l’accordo di Camp David ( nella foto il presidente americano Jimmy Carter fra il presidente egiziano Anwar Sadat e il primo ministro israeliano Menachem Begin). Con l’intesa, lo stato ebraico si impegna a restituire la penisola del Sinai in cambio dell’allontanamento dell’Egitto dalle posizioni estremistiche dell’Olp, organizzazione per la liberazione della Palestina
1993
Il 13 settembre a Washington Israele e Olp firmano gli accordi di Oslo, una dichiarazione di principio che ammette un’autonomia dei Territori occupati.
Protagonisti dei negoziati, il presidente Bill Clinton, il leader dell’Olp Yasser Arafat e il premier israeliano Yitzhak Rabin. L’illusione di una soluzione vicina è spezzata dal terrorismo dei radicali palestinesi e il fanatismo di un giovane ebreo dell’ultra-destra nazionalista che, nel 1995 a Tel Aviv, assassina Rabin. Nello stesso anno i palestinesi ottengono da Israele l’amministrazione di Betlemme, Hebron e Ramallah
2003
A giugno il quartetto di mediatori- Usa, Ue, Russia e Onu- mette a punto un piano in tre fasi per arrivare alla pace entro il 2005. Le parti
2007
A novembre, ad Annapolis, nello stato americano del Maryland, il premier israeliano Ehud Olmert e il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen concordano l’avvio dei negoziati di pace.
L’attuale premier Bibi Netanyahu dice ora che tutti i punti del negoziato, incluso Gerusalemme, possono essere discussi. Ma il suo governo di centrodestra si oppone sorattutto sulla città santa accettano il documento ma Israele solleva riserve.