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 2010  agosto 21 Sabato calendario

UN MILIONE DI «PAPERONI»

Una Lamborghini Murcielago gialla da 220mila euro semidistrutta dopo essere piombata su una Bmw parcheggiata in Lowndes Square, quartiere Belgravia, dove ha casa Roman Abramovich. È il 25 luglio a Londra. La polizia ferma Sultan Khalifa AlMuhairbi, 35 anni, per guida pericolosa e senza assicurazione, e Abdulla Saeed Khalfan AlDhaheri, 28 anni, per intralcio alla giustizia («Che problema c’è? Paghiamo tutto»). Entrambi degli Emirati Arabi, compariranno in tribunale il 12 ottobre: i residenti hanno protestato perché sgasavano in piena notte con la musica a tutto volume e «si credevano Lewis Hamilton».
Il bolide costruito a Sant’Agata Bolognese è uno dei tantissimi con targa mediorientale che sfrecciano sotto il Big Ben, guidati da arabi in cerca di temperature più sopportabili rispetto a quelle di casa. Secondo una stima del "Sun", a Londra stanno sgommando supercar per 60 milioni: una Bugatti Veyron è stata vista tra Knightsbridge e Mayfair e una Pagani Zonda Cinque, una delle cinque al mondo, è parcheggiata davanti al Dorchester Hotel, che ospita molti "espatriati" part time. In circolazione Ferrari, RollsRoyce, Mercedes-McLaren Slr custom made. Per non parlare delle due auto dei Reali del Qatar – una Murcielago da 430mila euro e una Koenigsegg Ccxr da 1,5 milioni – multate a luglio davanti a Har-rod’s, il department store di cui la stessa famiglia è proprietaria.
Tutto il mondo parla di nuova austerità, ma questo fenomeno socio-economico non sembra coinvolgere i super ricchi. Un mondo di Paperoni che, appena terminati i momenti più bui della crisi internazionale post Lehman, hanno ripreso a spendere come prima e più di prima. Altri esempi automobilistici? La Lotus sta lanciando un’edizione limitata di 25 simil-Formula uno, Exos Type 125, da 780mila euro. E il 16 agosto a Monterey, in California, la casa d’asta Bonhams ha battuto per un record di 3,1 milioni una Porsche 917 Interserie Spyder del 1973, simile a quella di Steve McQueen in "Le Mans".
Top secret l’acquirente. Ma è probabile che sia uno degli ultrahigh net worth individual ,
il Gotha fotografato da CapGemini e Merrill Lynch nel World Wealth Report 2010: se i possessori di patrimoni oltre il milione di dollari sono nel mondo 10 milioni, quelli oltre i 30 milioni di dollari sono 929mila. Che concentrano «una parte spropositata della ricchezza mondiale », scrive il Wwr 2010: in quantità sono appena lo 0,9%, ma in valore il 35,5%. Anche loro, ovviamente, nel 2008 hanno sofferto, perdendo il 24% della ricchezza. «Ma nel 2009 – rileva Wwr 2010 – i loro averi sono rimbalzati del 21,5%, grazie alla riallocazione degli asset».
Chi sono i fortunati? Tra quelli che si sono segnalati negli ultimi tempi per consumi e investimenti eclatanti, c’è Carlos Slim, l’uomo più ricco del mondo, che a fine luglio ha sborsato 34 milioni per la Duke-Semans Mansion di Manhattan, mentre qualche giorno prima il decisamente meno celebre Steve Wynn, re dei casinò, ha firmato per una penthouse al Plaza di New York con ascensore privato e terrazza affacciata sul Central Park per 23 milioni. Ci sono Brad Pitt e Angelina Jolie che, secondo l’immobiliarista svizzero Alexander Proto Consulting, avrebbero acquistato una villa palladiana con 15 stanze nel Valpolicella, vicino a Verona, per 30 milioni. C’è il regista del "Signore degli Anelli", sir Peter Jackson, che ha pagato 39 milioni per un Gulfstream G550, in grado di volare non-stop dall’Australia a Los Angeles. Jackson colleziona anche aerei della Prima guerra mondiale e ha fondato la Vintage Aviator che costruisce e restaura velivoli militari. Ancora: c’è la principessa asiatica, ospite a Milano nella suite presidenziale in stile Impero del Principe di Savoia, dotata di piscina privata dove hanno nuotato Lady D e Madonna, che «ha chiesto allo store Armani di via Manzoni di inviare un po’ di capi –racconta John Hooks, deputy chairman della Giorgio Armani – e in alcune ore ha fatto acquisti per mezzo milione».
E poi isole private e yacht da mille e una notte, orologi fabbricati artigianalmente in 24 mesi e club esclusivi con pista da sci members only. Passioni costose, che accomunano famosi e anonimi, indistintamente coperti di soldi: allevatori australiani di pecore e proprietari di miniere in Brasile, avvocati d’affari in tutto il mondo e oligarchi spuntati come funghi nella Federazione russa; fazenderos argentini e immobiliaristi cinesi, ereditiere greche e petrolieri indiani. «I prezzi del real estate di lusso a Shanghai sono triplicati in quattro anni – sostiene lo specialista del lusso Hurun Report – e per assicurarsi una villa e un’abitazione downtown servivano a giugno 4,5 milioni».
Anche gli hotel di lusso sono in decisa ripresa in tutto il mondo. «Al Four Seasons di Milano – racconta il general manager Vincenzo Finizzola – il ricavo medio per camera è tornato a sfiorare gli 800 euro. E mi aspetto da un momento all’altro che altri ospiti richiedano servizi bizzarri come i dieci anni della figlia di una coppia dell’Est, festeggiati con il Circo di Montecarlo, in una serata intitolata "Mille e una notte" nella quale non sono mancati cuccioli di leoni e tigri, oltre a un tappeto volante».
I produttori di beni di lusso e i fornitori di servizi sono dunque pronti a tutto per accontentare clienti sofisticati. Come ogni anno, a fine settembre Bulgari ospiterà 150 top client: questa volta a Venezia, con coccole culturali e social.«Per una delle serate –spiega il Ceo Francesco Trapani – la costumista di "Sex and the City" Pat Field sta preparando gli abiti per le modelle che, in un tableau vivant, indosseranno i nuovi pezzi unici di alta gioielleria, visionati in anteprima dalle celebrities che arriveranno in Laguna per la Mostra del cinema».
Per capirci, due anni fa a Firenze Bulgari presentò un anello con diamante blu da 33 milioni: impossibile sapere se è finito nella cassaforte di una dimora privata. «proprio farsi portare in casa l’intera collezione – dice Antonio De Matteis, amministratore delegato della Kiton – è il nuovo massimo sfizio per clienti americani, arabi: entrano poco volentieri nei negozi, a parte quell’americano che a Las Vegas ha speso in una botta 1,1 milioni».
Tra le novità per chi ha già tutto, impazza il maxiacquario: 80mila euro di installazione e 4mila al mese di mantenimento. Secondo il "New York Times", «è la prossima frontiera per strabiliare gli amici. It’s cool».