ilmessaggero.it, 23/8/2010, 23 agosto 2010
un’azienda privata cinese di Nanchino, nella provincia dello Jiangsu, ha installato nella propria fabbrica un sofisticatissimo congegno che consente di controllare tutte le attività dei dipendenti, evidenziando ogni loro errore e facendone rapporto automatico ai vertici dell’azienda
un’azienda privata cinese di Nanchino, nella provincia dello Jiangsu, ha installato nella propria fabbrica un sofisticatissimo congegno che consente di controllare tutte le attività dei dipendenti, evidenziando ogni loro errore e facendone rapporto automatico ai vertici dell’azienda. Ogni qual volta un impiegato fa un errore il sistema emette un allarme e l’impiegato viene richiamato, e in alcuni casi multato. L’azienda ha per esempio stabilito che i suoi impiegati ed operai non possano trascorrere alla toilette, in totale, più di 400 minuti al mese. Alla fine del mese un rapporto evidenzia il numero dei minuti trascorsi in bagno da ciascuno. Secondo quanto riportato dalla stampa locale cinese e da alcuni blog, questo mese, ad esempio, 13 persone che avevano ecceduto di meno di 50 minuti il limite massimo sono stati ammoniti verbalmente e avvisati che, se ripeteranno l’errore, il mese prossimo verranno multati con uno yuan per ogni minuto extra; cinque persone che avevano trascorso tra 450 e 499 minuti in bagno sono stati multati con 50 yuan (sempre con l’avviso della multa di 1 yuan al minuto dal prossimo mese). Una sola persona, che aveva raggiunto i 512 minuti, oltre ad essere stata severamente ammonita, è stata multata con 100 yuan avvertendola che, ripetendo l’errore, potrebbe anche perdere il posto di lavoro. Tutto viene controllato: ammoniti e multati anche gli operai che non si lavano le mani prima dei pasti, che non spengono la luce o l’aria condizionata prima di lasciare il dormitorio, non indossano correttamente le divise, usano i cellulari di servizio per conversazioni private e altro.