Francesco Alberoni, Corriere della Sera 23/8/2010, 23 agosto 2010
SE I SENTIMENTI ENTRANO NEI GIOCHI DELLA POLITICA
Per molto tempo noi italiani, a differenza degli anglosassoni, abbiamo tenuta separata la vita politica dalla vita privata. Il pettegolezzo sulle storie d’amore, i figli e gli amanti riguardava i divi dello spettacolo, non i politici. Nessuno sapeva chi era la moglie di questo o di quel ministro o di quel presidente del Consiglio. E non ci interessava se lui fosse divorziato o avesse delle amanti. Di quelli più sbarazzini se ne parlava solo come pettegolezzo privato che non arrivava sui giornali e in televisione. Il politico, si pensava, doveva venire valutato per le sue azioni di governo, non per i suoi amori o la sua vita famigliare. Per questo eravamo stupiti dall’enorme importanza che gli americani davano alle storie amorose dei candidati presidenziali. Il concorrente di John Kennedy, Adlai Stevenson, ha dovuto rinunciare perché era divorziato, il concorrente di Bush padre, Gary Hart, per aver avuto una storia con l’attrice Donna Rice. Non avevamo capito che gli americani non eleggono un presidente, ma una coppia presidenziale. La mentalità puritana non c’entra, essi sanno benissimo quale influenza possa avere la first lady nelle decisioni del presidente e sulla sua onestà. Tutto questo vale però solo per coloro che vengono eletti. I privati possono fare quello che vogliono e i divi di Hollywood fanno sognare il pubblico con le loro storie amorose, i loro matrimoni e il loro divorzi.
In Italia il pettegolezzo amoroso come arma politica è sempre stato eccezionale. Ricordo solo le chiacchiere sull’onorevole Nilde Iotti e quelle sulla moglie del presidente Leone. C’è stato un cambiamento con il presidente Berlusconi. Era incominciato per le sue storie con attrici e attricette, ma è diventato serio quando sua moglie ha fatto delle dichiarazioni e ha chiesto il divorzio. Cioè quando il conflitto privato lo indeboliva. Allora sono uscite le telenovele estive di Naomi e della D’Addario. Anche la vicenda amorosa dell’onorevole Fini era nota, ma nessuno ne parlava. È diventata oggetto di pettegolezzo soltanto quando è diventata rilevante dal punto di vista politico. Concludendo: dappertutto, ma soprattutto nei Paesi anglosassoni, la sfera privata diventa oggetto di pettegolezzo quando entra nella competizione politica. Da noi non era così, ma incomincia a esserlo ora. E io penso che nel futuro gli amori dei politici, soprattutto quando si combinano con gli affari, avranno maggior rilievo e verranno studiati con più attenzione.