Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  agosto 21 Sabato calendario

DOLCE & GOMMONE - Dolce è andare in yacht, soprattutto se per scendere in acqua si può utilizzare uno scivolo su misura, come dolce è gabbare il fisco anche se poi si rischia di finire sotto inchiesta

DOLCE & GOMMONE - Dolce è andare in yacht, soprattutto se per scendere in acqua si può utilizzare uno scivolo su misura, come dolce è gabbare il fisco anche se poi si rischia di finire sotto inchiesta. I due stilisti Dolce e Gabbana potrebbero dover pagare allo stato l’astronomica cifra di 370 milioni di euro. A fare luce sulla faccenda è «Il Fatto Quotidiano», che riferisce di un’indagine per evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato in via di conclusione. L’inizio della vicenda risalirebbe a quasi un anno fa. La struttura societaria del gruppo sarebbe infatti stranamente mutata, come è emerso dalla ricostruzione delle Fiamme Gialle milanesi. Si tratterebbe, insomma, di una esterovestizione di quella che era un’attività tutta italiana per quello che concerneva il centro decisionale. Per capire a fondo la vicenda, si deve tornare ancora più indietro, fino al 2004, quando il sistema lineare delle royalities del gruppo si sarebbe trasformato in una collezione di matrioske. Prima alla testa del gruppo c’era la società a responsabilità limitata D&G con sede a Milano; poi il trasferimento in Lussemburgo. Nel piccolo stato del nord Europa sarebbe stata fondata la società Dolce&Gabbana Luxembourg, che a sua volta controllerebbe la società Ga.Do. Srl. Al tavolo d’amministrazione di quest’ultima ecco spuntare i nomi di Alfonso e Dorotea Dolce, fratelli di Domenico Dolce. Per farla breve, pagando le tasse in Lussemburgo per un’attività svolta in Italia, i due stilisti avrebbero risparmiato 260 milioni di euro in tasse tra il 2004 e il 2006. Non solo. La Ga.Do. avrebbe acquistato il marchio per 360 milioni di euro, cifra che sarebbe inferiore al valore effettivo. Nonostante tutto, Dolce e Gabbana sembrano godersi la vacanza sul loro enorme yacht, il «Regina d’Italia», dal quale parte un gigantesco scivolo, novità di quest’anno, costruito appositamente da un’azienda siciliana. Così almeno appaiono sulle foto pubblicate dal settimanale «Chi». Ormeggiati nelle Isole Eolie si godono il sole e il mare, senza farsi mancare una palestra e quattro cabine per gli ospiti. In passato sullo yacht sono saliti personaggi del calibro di Jennifer Lopez, insieme al marito Marc Anthony e i gemelli Max ed Emme, e Naomi Campbell. C’è spazio per tutti sull’enorme mezzo nautico costruito nei Cantieri Codecasa di Viareggio, lungo 51 metri e largo 9,5. Come si fa a preoccuparsi quando si è circondati dagli amici e dal blu del mare? Per chi può permetterselo, dolce è gabbare...