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 2010  agosto 20 Venerdì calendario

SLA – ANCHE GALDIOLO MALATO

Giancarlo Galdiolo ha 61 anni ed è l’ultimo, nuovo fantasma del football che fa paura. Quello degli anni Sessanta e Settanta, delle morti misteriose, delle malattie sospette. Delle sostanze proibite, flebo, anfetamine, Micoren. Giancarlo Gladiolo è gravemente malato probabilmente Sla e lunedì la famiglia, che fino a ieri aveva chiesto di rispettare la privacy, racconterà il dramma che sta vivendo l’ex stopper della Fiorentina. Già, la maledetta Fiorentina, decimata da tumori, leucemia, Sla. Di quella squadra viola sono già morti in sei (Beatrice, Saltutti, Longoni, Ferrante, Mattolini, Sforzi) e altri tre hanno avuto gravi problemi di salute (Caso, Antognoni, De Sisti). Una strage. Ma come vivono gli ex calciatori di quel periodo? Hanno paura? Cosa pensano del doping? Come ricordano i tempi delle siringhe facili? Hanno paura? Ecco alcune testimonianze raccolte dalle interviste realizzate da Libero in questi dieci anni. Aneddoti da brivido. Ammissioni. Accuse.
GIOVANNI GALEONE
(69 anni, ex giocatore e allenatore)
«Col doping non si scherza: ai miei tempi si prendeva di tutto e io mi sento un miracolato. Quando avevo 22 anni, il venerdì sera, mi facevano punture di testosterone. Roba da saltare sui muri, è già tanto che non abbia violentato qualche cameriera».
«E poi le pastigliette bianche... Credo fossero anfetamine, ma ce le spacciavano per vitamine. Gipo Viani le faceva arrivare dalla Svizzera, erano pillole minuscole, ce le davano un’ora prima della partita e poi passavi la notte con gli occhi sbarrati sul soffitto. Sa che reazioni davano? Un giorno un compagno ha la febbre, influenza. Viani va dal massaggiatore e chiede come sta il ragazzo. E lui, che non sapeva che quella roba fosse doping, dice: “Gipo, non te preocupar, g’ho dato una dose esagerata di quelle vitamine speciali che hai portato dalla Svizzera”. E Viani: “Ma sei matto?”. E l’ha fatto licenziare». «Le sostanze ai quei tempi erano tutte lecite: Micoren, corteccia surrenale e via così. Poi il Norden che era una novità: lo ricordo perché è legato alla morte di Viani. Gipo prima di una gara dice di non star bene e racconta che 18 anni prima aveva avuto un infarto e un medico gli aveva pronosticato 15 anni di vita: “Ne sono passati 18, già tre anni glieli ho messi nel culo!”, e giù a ridere. Il dottore gli fa prendere il Norden, la stessa sostanza che dava anche a noi giocatori. Viani va in panchina tranquillo, la mattina dopo a casa lo trovano morto...».
Serie B oggi al via
GIANCARLO BELTRAMI
(73 anni, ex giocatore e dirigente)
«Ai miei tempi, da giocatore, facevano punture strane: la notte seguente non dormivi, parlavi come un altoparlante, dimagrivi e ti alzavi con la bava alla bocca» .
CORRADO ORRICO
(70 anni, allenatore ed ex giocatore)
«Il doping esiste. Ci vogliono controlli più severi, non all’acqua di rosa come adesso. Si analizzi anche il sangue. Da giocatore mi facevano iniezioni contro la stanchezza. Da allenatore ho somministrato Micoren, palline rosse, e pastiglie di caffeina, ma sempre nelle dosi consentite. Morti e malattie sospette, come Beatrice della Fiorentina, Curi, Taccola, dovrebbero fare riflettere. Io ci penso».
OSVALDO BAGNOLI
(75 anni, ex giocatore e allenatore)
«Ai miei tempi qualcosa ci davano. Una volta, con il Verona, dovevamo salvare la testa all’allenatore Vinicio Viani. Partita con il Venezia e ci fanno strane punture dicendo: “Vi faranno correre di più”. Risultato: abbiamo perso e in più mi sono spaventato, continuavo a parlare e per tutta notte non ho dormito. Mai più accettato niente».
LUCIANO CASTELLINI
(65 anni, ex giocatore)
«Ho letto i libri di Petrini sul doping. Ai tempi molte sostanze erano lecite, può darsi che qualcuno abbia abusato: allora, pur di prolungare un contratto, si giocava anche se infortunati...».
NEVIO SCALA
(63 anni, allenatore e ex giocatore)
«Ho giocato nella Fiorentina con Ferruccio Mazzola e Galdiolo. Di flebo ne ho fatte, ma i medici spiegavano chiaramente che erano vitamine. Io sono tranquillo e sereno».
ANDREA CARNEVALE
(49 anni, ex giocatore)
«Prendevamo corteccia surrenale, Micoren, punture di novocaina e flebo, ma tutti medicinali prescritti dai medici. Mi fidavo. Signorini è della mia generazione, ammetto che ho molta paura. E se tutta quella roba che ho preso avesse fatto male anche a me? Ci penso spesso e mi angoscio».
ZIBI BONIEK
(54 anni, ex calciatore)
«Ricordo gli Anni ’70 e ’80, giravano certe pastiglie... Ero compagno di Signorini nella Roma. C’è una cosa che mi ha sempre sorpreso: sudava il triplo degli altri. Chissà, potrebbe c’entrare qualcosa».
EZIO GLEREAN
(54 anni, allenatore ed ex giocatore)
«Primi anni Ottanta, serie C, Taranto-Como e mi danno una pastiglia bianca. Chiedo: “Cosa è?”. Risposta: “Non preoccuparti, fa bene”. Ingoio e gioco, corro, corro, corro e corro, vinciamo, torno nello spogliatoio e vorrei muovermi ancora. Che spavento: non sono riuscito a dormire per due giorni. Credo fossero anfetamine».


I CAMPIONI SCOMPARSI
Bruno Beatrice, alla Fiorentina tra 1972 e 1975, muore nel 1987 a 39 anni di leucemia. Nello Saltutti, viola tra ’72 e ’75, muore d’infarto a 56 anni, nel 2003. Ugo Ferrante muore nel 2004, a 59 anni, per un tumore alle tonsille, a Firenze dal ’63 al ’72. Sempre nel 2004, muore l’ex Primavera Marco Sforzi per un linfoma non Hodgkin. Giuseppe Longoni, alla Fiorentina dal ’69 al ’73, muore nel 2006 (64 anni) per vasculopatia, simile alla Sla. Massimo Mattolini, viola tra ’74 e ’77, muore a 46 anni nel 2009 dopo lunga malattia ai reni.
MALANNI SOSPETTI
Oltre a Galdiolo, Giancarlo De Sisti (’65-’74, ascesso alla testa), Domenico Caso (’71-’78, tumore al fegato), Giancarlo Antognoni (’72-’87, crisi cardiaca).