Simona Casalini, la Repubblica 20/8/2010, 20 agosto 2010
50 ANNI DI FIUMICINO
Montanelli nel ‘61 lo descrisse così: «Il caso dell´aeroporto di Fiumicino è molto peggio di un furto, di una rapina a mano armata o di un´incursione di briganti». E ancora: «14 anni di lavori, per una spesa attorno agli 80 miliardi di lire: quasi 50 miliardi in più di quanto preventivato... Sull´onda dello scandalo, si forma una commissione d´inchiesta parlamentare. Socialisti e comunisti chiedono le dimissioni dell´allora ministro della Difesa Andreotti, senza esito. La commissione non prende provvedimenti... e nel 1963, la Procura di Roma archivia tutto».
Nonostante tutto, buon compleanno Aeroporto Leonardo da Vinci che il 20 agosto di cinquant´anni fa, a ridosso dell´accensione della fiamma olimpica, in fretta in furia venne imbellettato per dare una parvenza di efficienza, ma il principale scalo degli atleti continuò a essere Ciampino.
"Alle undici del mattino, l´Onorevole Togni, Ministro dei Lavori Pubblici, consegna all´Onorevole Andreotti, Ministro della Difesa Aeronautica, l´aeroporto più grande e moderno d´Italia, per avviarne la gestione", così le cronache di allora. La sera stessa, alle 18.20, atterrava il "Convair" del presidente della Repubblica Gronchi, per inaugurare la statua di Leonardo da Vinci. In pista anche Zaccagnini e Fanfani. Ma anche nei discorsi di rito non fu nascosto che l´impianto non era «ancora del tutto operativo». E per mesi restò semi-chiuso. Si accese la notte tra il 14 e 15 gennaio 1961, quando le compagnie aeree ne presero possesso. Con 11 anni di ritardo. Doveva essere pronto il 1950, anno del Giubileo.
Ma non furono solo "ombre". Il primo aereo che atterrò a gennaio per un normale servizio di linea, un «Constellation» della Twa da New York, fu accolto dalle facce felici di centinaia di persone che applaudirono l´arrivo d´oltreoceano e per studiare progetti e idee aeroportuali non mancarono i grandi Adalberto Libera e Pierluigi Nervi. Certo, anche la stampa internazionale criticò molto che la pista principale, a pochi mesi dell´apertura, cominciò a sgretolarsi, e che per due settimane fu richiusa per lavori. "Back to Ciampino?", titolarono i più feroci ma alla fine Fiumicino decollò. Le ultime cifre? 33.811.637 passeggeri nel 2009, sesto aeroporto in Europa.
Per trovare l´area adatta alla sua costruzione ci fu un defatigante balletto di terreni, con fondati sospetti di brogli, mazzette e immensi arricchimenti. Scartata la Magliana, con terreni già espropriati, la Direzione generale del Demanio marittimo accentrò l´interesse su altre tre aree, Castel di Decima, Casalpalocco e Fiumicino. Casalpalocco, ad esempio, con i suoi mille ettari ancora intatti tra Ostia, via Ostiense, pineta di Castelfusano e il tracciato di quella che sarà la Colombo. Ma non se ne fece nulla. Nell´aprile del 1948, la scelta cadde sui terreni Torlonia. Per molti scandalosa. E la vicenda urbanistica dello scalo continua. Si parla di un raddoppio dell´aeroporto, con tre nuove piste, su nuovi 1.300 ettari, molti dei quali della "Maccarese spa" azienda dei Benetton che a loro volta controllano la società di gestione dell´aeroporto. E c´è chi grida allo scandalo Fiumicino bis.