Luca Peretti, varie, 19 agosto 2010
INTERNET E DOGANA, PER VOCE ARANCIO
Valore stimato dell’e-commerce in Italia nel 2009: 10 miliardi di euro. Il mercato in Europa ha una percentuale di crescita stabilmente a due cifre: +20% nell’ultimo anno.
Non tutti i prodotti acquistati online vengono comprati in Italia o in Europa. Può essere conveniente comprare negli Stati Uniti, specie da quando il cambio euro-dollaro è favorevole. Altri vantaggi dei siti di e-shopping americani: listini generalmente più ampi rispetto a quelli italiani, prezzi inferiori (specie nel campo di elettronica, cd e dvd). Alcuni prodotti, poi, sono acquistabili solo online o in loco.
Victoria’s Secret, celebre marchio di intimo, ha 900 punti vendita negli Stati Uniti e nessuno in Europa.
Quando si acquista online al di fuori dell’Unione Europea bisogna tenere presenti i costi aggiuntivi: spese di spedizione più pesanti, dazi doganali o aeroportuali, Iva per i prodotti extra-Ue.
Ma cosa si paga e cosa no? E soprattutto, quanto si paga? Per non rimanere sorpresi al momento di saldare il conto è importante tenere presente che l’aliquota daziaria viene calcolata su un imponibile che comprende, oltre al prezzo del prodotto, anche le spese di spedizione e l’eventuale assicurazione per il trasporto. Sono esenti da dazi doganali (che tecnicamente si chiamano diritti di confine) tutti i beni che hanno un valore non superiore ai 150 euro (con alcune eccezioni: i prodotti alcolici, i profumi e i tabacchi). Il dazio viene calcolato in base alla tipologia del prodotto. Alcuni esempi: per l’abbigliamento si paga il 10,5% del valore. Sono esenti da dazio libri, cd, dvd, computer e cellulari, mentre piuttosto bassi sono i dazi per gli elettrodomestici (2,7/3%), tv lcd (3,6%), fotocamere e videocamere (4,2/4,9%). Il dazio più alto è quello per le scarpe sportive: 16,9%.
Per le spedizioni tra privato e privato, ma solo quelle che non prevedono un pagamento e riguardano prodotti riservati all’uso personale, se il prodotto vale meno di 700 euro si paga una cifra forfettaria, calcolata sul 2,5%. Quindi se un amico vi spedisce qualcosa dagli Stati Uniti di poco valore pagherete solo una piccola cifra di dazio.
Scrivendo “gift” (regalo) sul pacco si evitano le spese doganali, perché appunto quello che viene spedito dovrebbe essere un omaggio. Anche in questo caso però è fissato un limite: per i beni che hanno un valore stimato superiore ai 45 euro si paga comunque, anche se “gift”.
Frode fiscale: i prodotti di compravendita che vengono contrassegnati “gift” per non pagare dazio.
Le tariffe dei corrieri sono in genere più care nel caso di spedizioni da privato a privato. Esempi: due cd da New York a Milano con Dhl, 40-50 euro; due libri (0,5 kg) dagli Usa all’Italia con Ups, 69-74,80 euro.
Oltre ai dazi, c’è l’Iva, che corrisponde al 20% (il 4 per i libri) del valore della transizione: quindi, anche in questo caso, concorrono il prezzo del bene, le spese di spedizione, l’eventuale assicurazione più l’incremento dovuto al dazio. L’Iva non si paga se il valore del prodotto non supera i 22 euro.
In genere queste spese si pagano in contanti direttamente al corriere che consegna il prodotto, oppure agli uffici (o postali o del corriere espresso) dove lo si ritira.
L’ultima, piccola spesa è quella delle poste, che si riservano un pagamento di 5,5 euro per gestire la pratica. Quest’ultima, anche se viene indicata con una generica indicazione di “spese di sdoganamento” e viene riportata sulle distinte che accompagnano le spedizioni postali, non si riferisce in realtà ai diritti doganali ma alle spese riscosse da Poste Italiane per il servizio di spedizione internazionale effettuato.
L’utente designdocks, che ha pubblicato su Ebay una breve guida al calcolo dei dazi doganali per l’importazione dall’estero. Nella guida viene specificato per esempio che è compito del venditore scrivere sul talloncino verde applicato sul pacco il valore della merce, e vengono dati consigli su quali corrieri usare. Per esempio, Ups in Italia si affida alle poste, e quindi ai suoi tempi di sdoganamento, mentre altri sono più rapidi e tracciabili online senza dover fare fax o chiamate.
Oltre ai prezzi, quando si acquista fuori dall’Unione Europea bisogna tener conto di eventuali problemi doganali, soprattutto l’eventualità che per qualche problema il pacco rimanga molto tempo fermo. Dipende tutto o quasi dal mittente, quindi può essere utile mettersi il contatto con il venditore se questo è inesperto. I consigli di ikiya05 per non farsi bloccare un pacco in dogana: «Non scrivete “gift”: ormai anche i doganieri meno svegli hanno capito che questa scritta cela un tentativo di frodare lo Stato; mittente e destinatario vanno ben evidenziati e scritti bene; valore della merce: mi raccomando, che sia quello che avete effettivamente pagato! Se è inferiore o superiore potreste avere dei problemi al momento di inviare copia del pagamento; tipologia di merce: va scritta bene in evidenza, specificando esattamente il contenuto. Se il vostro venditore è particolarmente disponibile, fategli scrivere direttamente in italiano; se il venditore rilascia fattura, questa va allegata assieme al documento di invio, e una copia va inserita all’interno del pacco» (dal sito http://recensioni.ebay.it/Come-funziona-la-dogana-italiana-Dazi-e-documenti_W0QQugidZ10000000000795762).
Froogle.com, Pricegrabber.com, ShopZilla.com, ShopCartUSA.com e Viaddress.com, sono alcuni dei più importanti siti di e-commerce americani. Moltre transazioni vengono naturalmente effettuate anche via Ebay e Amazon.
Ci sono siti che permettono di fare comparazioni tra diversi siti e venditori. Su Kelkoo.com basta inserire il nome del bene che si ricerca e nella schermata appare una lista di prodotti e i siti di e-commerce dove è possibile acquistarli. Il sito ha anche una sezione italiana.
Quando si compra online all’estero non bisogna dimenticare le regole che valgono in generale per l’e-commerce, in primis l’attenzione per la sicurezza. Le truffe, quando si ordina in un paese che non si conosce, sono più difficili da evitare. Un consiglio per verificare l’attendibilità dello shop online al quale ci rivolgiamo è provare a cercare qualche forum o newsgroup. Su deja.com, digitando il nome del sito Web interessato si possono avere informazioni specifiche. I giudizi sono soggettivi, ma aiutano a farsi un’idea.
Se siete preoccupati per la sicurezza dei vostri acquisti, safeshopping.org è un portale con una guida redatta dall’American Bar Association (un’importante associazione americana di avvocati).
Uno dei mercati più fiorenti, anche online, è quello cinese, con prodotti che spesso costano poco. A Hong Kong poi non ci sono spese doganali né Iva, grazie al particolare staus economico di cui gode, quindi molti prodotti comprati in Cina vengono poi effettivamente spediti dall’ex governatorato britannico. Spedire dall’Oriente costa però molto. Sempre su un forum di Ebay si può leggere: «In Cina costa meno mangiare un’aragosta da 2 kg che spedire in Italia qualsiasi cosa che pesi 2 kg». Nel dettaglio, si pagano 22 euro per pacchi di meno di 500 grammi, 28 euro con altri 500 grammi e 7,5 euro ogni successivo mezzo chilo. Questo va naturalmente ad aumentare il prezzo dei prodotti comprati in Oriente e può rendere a quel punto svataggioso l’acquisto.
Avete effettuato il vostro acquisto e siete in attesa del pacco spedito per posta, ma questo non arriva. Potete rivolgervi ai gateway postali, gli Uffici di smistamento, attraverso il numero di call center 803160. Altre informazioni si trovano nella sezione “Sdoganamento prodotti postali” sul sito www.poste.it/postali/dogane.shtml.
L’elettronica di consumo, i cui prezzi salgono grazie agli accessori venduti online. Mario Cianflone sul Sole 24 Ore ha raccontato il caso di un piccolo telecomando per videocamere venduto sul sito Monclick a 11,37 euro, più 7,49 di spese di spedizione, mentre il prezzo di listino è di 9,95: «Resta il dubbio che si facciano lievitare i listini di oggetti che, in virtù di un prezzo molto basso, sono in genere poco soggetti a controlli e comparazioni da parte dei consumatori».
Per molti oggetti, specie di elettronica, acquistare su internet è una comodità perché spesso non sono presenti in negozio e quindi andrebbero ordinati dai centri assistenza.
La bloggher PippaW, che ha postato una guida agli outlet online. Eccone alcuni: «Yoox: il miglior sito di shopping online per quel che riguarda moda e accessori; Saldiprivati-Born4Shop: non male. I prezzi sono molto buoni. I resi sono gratis e abbastanza facili da fare; Vente Privée: i prezzi sono buoni, spedizioni Dhl non male. Se cambiate idea e quello che avete comprato non vi piace però le spese della spedizione del reso sono a carico vostro. Se l’errore l’hanno commesso loro invece il reso è gratis; Privalia: le vendite non sono male, ma le consegne via Bartolini possono essere complicate».