Benedetta Vitetta, Libero 19/8/2010, 19 agosto 2010
LA SOLUZIONE FELINA
Secondo la classifica stilata dalla rivista americana Newsweek, il Belgio è il paese migliore al mondo in cui far vivere un cane. Per loro, ad esempio, le porte di negozi e ristoranti restano sempre aperte: sono sempre i benvenuti.
Il Belgio, insomma, è stato eletto il paradiso in terra per gli amici a quattrozampe. Guai però a raccontarlo a un gatto. Poveri mici, per loro il Paese è tutto tranne certo che un paradiso. Ieri, infatti, il governo belga ha annunciato un piano per sterilizzare tutti i gatti della nazione entro il 2016, in modo da risolvere il problema del sovrappopolamento felino. Una misura drastica con un feroce gioco di parole si potrebbe addirittura parlare di “soluzione felina” ma che secondo il ministero della Salute è necessaria dal momento che il Belgio conta ben un milione di baffuti esemplari su una popolazione di 10 milioni di abitanti. Insomma, uno ogni dieci abitanti.
CASTRAZIONE TOTALE
Secondo le linee guida del piano, che sarà presentato all’inizio del 2011, la sterilizzazione partirà dai gatti selvatici, per estendersi poi agli allevamenti felini e ai negozi di animali. Nell’ultima fase questa icondizionata “castrazione collettiva” diventerà obbligatoria anche per i gatti domestici, di cui verrà anche creato un registro nazionale.
Ma se è vero che la sterilizzazione dei randagi può aiutare a risolvere i problemi di sovraffollamento, non è un atto esagerato oltre che choccante e particolarmente crudele decidere la castrazione di tutti i gatti del Belgio? E poi, quando la specie sarà sulla via dell’estinzione come si muoverà il governo? Deciderà, forse, di importare gatti dai Paesi limitrofi?
Seppur con le orecchie dritte e le vibrisse ben distese in attesa di capire cosa ne sarà dei loro “gioielli”, i mici belgi possono per ora tirare un sospiro di sollievo. Quello annunciato ieri per ora è soltanto un progetto allo studio.
GOVERNO RAZZISTA
L’idea della sterilizzazione totale nasce dalla mancanza di fondi per il finanziamento delle sterilizzazioni dei gatti, la cui popolazione in Belgio aumenta ogni anno del 6%, provocando abbandoni ed eutanasie che l’anno scorso hanno sfiorato quota 13mila. Se il piano passasse ad avere i problemi economici più grossi sarebbero gattili e centri che accolgono gatti randagi, che dovrebbero obbarcarsi circa 150 euro di costi “sistematici” di sterilizzazione per felino. In più, se messa in atto, la sterilizzazione collettiva avrebbe un risvolto “razzista” visto che vi sarebbero sottoposti solo i gatti di tipo europeo e non quelli di razza.
E IN ITALIA?
Ma nel Belpaese dove i gatti sono ben 8 milioni si potrebbe correre il rischio d’arrivare a una soluzione così drastica?
L’Italia, almeno su questo fronte sembra (almeno sulla carta) essersi mossa con anticipo, visto che la Finanziaria 2007 ha stabilito che Regioni e Province, nell’ambito della programmazione regionale, devono dare priorità ai piani di
controllo delle nascite dei cuccioli destinando una quota non inferiore al 60% delle risorse stanziate per la lotta al randagismo alle sterilizzazioni, dove necessario, o ad altre iniziative tese a prevenire il randagismo. E per monitorare meglio la situazione, ogni anno le Regioni trasmettono al Ministero, tra gli altri, i dati relativi al numero di gatti sterilizzati dal Servizio sanitario nazionale. Stando all’ultimo aggiornamento che risale al settembre 2009 ogni dodici mesi sono più di 50mila quelli che finiscono sotto i ferri. I mici di casa nostra, insomma, possono sonnecchiare tranquilli. Senza rischiare che qualcuno rubi loro “strozzati” miagolii.
I NUMERI
IN BELGIO
La popolazione felina del Paese conta circa un milione di esemplari. Ossia, c’è un gatto ogni 10 abitanti.
ENTRO IL 2016
Entro i prossimi sei anni, il governo belga vorrebbe sterilizzare tutti i gatti della nazione. Il motivo? La popolazione felina sarebbe considerata troppo numerosa. L’operazione dovrebbe consentire alla riduzione del fenomeno del randagismo. Stando al progetto allo studio, i primi felini ad essere castrati sarebbero quelli di strada, poi quelli di allevamenti e negozi e, infine, quelli domestici.
IN ITALIA
Stando ai dati più recenti, nella penisola vivono all’incirca 8 milioni di gatti. A questi bisogna poi aggiungere i randagi che, si calcola, sarebbero circa 1,5 milioni.
LA STERILIZZAZIONE
La Finanziaria 2007 ha stabilito che Regioni e Province, nell’ambito della programmazione regionale, devono dare priorità ai piani di controllo delle nascite destinando una quota non inferiore al 60% delle risorse stanziate per la lotta al randagismo alle sterilizzazioni. Per monitorare meglio la situazione, ogni anno le Regioni trasmettono al Ministero, tra gli altri, i dati relativi al numero delle sterilizzazioni eseguite dal Servizio sanitario nazionale. In Italia, ogni dodici mesi, passano sotto i ferri mediamente 50mila gatti.