Libero 19/8/2010, 19 agosto 2010
OBAMA SALVA LA ZIA CLANDESTINA
Leonard Shapiro è salito tempo fa agli onori delle cronache per avere concesso asilo alla zia africana del presidente Barack Obama, permettendole di rimanere negli Stati Uniti anche se era da quattro anni nel Paese clandestinamente, dopo che la sua richiesta di asilo era stata respinta.
Ora il giudice spiega le proprie motivazioni e dice di averlo fatto per tutelare la sicurezza di Zeituni
Onyango: dopo che un funzionario del governo federale aveva fatto sapere ai media che la donna era nel paese illegalmente, questa era diventata possibile bersaglio di rimostranze.
Shapiro, come racconta il Boston Globe, non ha fatto il nome del funzionario nella sentenza di 29 pagine che concedeva l’asilo lo scorso maggio. Il giudice ha ricordato che il dipendente federale aveva parlato con
L’Associated Press di Zeituni e del suo legame con Obama tre giorni prima che il presidente fosse eletto lo scorso 4 novembre. La Ap aveva pubblicato la notizia immediatamente, raccontando della vita da clandestina della zia del presidente e del rifiuto di un giudice, 4 anni prima, di concederle l’asilo.
Il giudice Shapiro, affermando che la divulgazione della notizia «è stata una violazione sconsiderata e illegale della privacy di Onyango e
l’ha esposta a gravi rischi», ha duramente criticato l’ufficiale per utilizzo delle informazioni riservate per ragioni politiche.
Zeituni Onyango è la sorellastra del padre di Obama, è un avvocato part-time e vive in una casa popolare a Boston. Nel libro del presidente "Dreams from my father", il nipote la chiama "Auntie Zeituni", zietta Zeituni.