Mattia Feltri, La Stampa 18/8/2010, pagina 8, 18 agosto 2010
IL PRESIDENTE DALLE MILLE BATTUTE
«Se Berlusconi è il nuovo De Gasperi, io sono il nuovo Carlo Magno», aprile 1998. «Facendo i conti, per quel che mi ricordo di storia contemporanea e da già suddito del Regno di Sardegna, l’unico che rimane migliore dell’amico Silvio Berlusconi sarebbe il presidente del Consiglio Massimo D’Azeglio», settembre 2009.
FINI «Dopo la notizia che Gianfranco Fini anni fa si era fatto circoncidere da un chirurgo, non mi ha affatto sorpreso che egli abbia giorni orsono chiesto l’iscrizione all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia», febbraio 2009. «Naturalmente oggi, contrariamente a quello che possa pensare la gente, nel suo ultimo tratto il corteo della Cgil sarà guidato dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, con addosso un maglione nero ed un fazzoletto rosso...», aprile 2009. - «Io fossi Fini prenderei una decisione più chiara. Mi dimetterei da presidente della Camera, formerei un mio gruppo parlamentare e farei una battaglia a viso aperto», settembre 2009.
VELTRONI «E’ il gatto Felix perché sa molto di cinema ma meno di diritto e di politica», gennaio 1999 - «La posizione politica di Walter Veltroni? Ondeggia tra quella di un naziriformista e quella di un riformista del nulla», giugno 2008. - «So che dopo la bella e coraggiosa intervista ad Al Arabiya del presidente Usa Obama, Walter Veltroni ha presentato domanda alla Corte d’Appello di Roma per poter cambiare il suo nome in Walter Hussein, e che si è presentato alla moschea di Roma per farsi musulmano», gennaio 2009.
FRANCESCHINI «...dovendosi riservare invece la definizione di “piccolo Lenin” più appropriatamente all’amico Dario Franceschini», giugno 2006. «Non sapevo che anche Franceschini, che io sapevo essere un antisraeliano, anzi un antisemita cattolico, volesse andare a pattugliare il confine tra lo Stato di Israele e la striscia di Gaza», settembre 2009.
PD Dopo l’elezione di Barack Obama: «Udite, udite! Ho una notizia ecclatante! Dario Franceschini è un africano dell’Uganda! Lo Squalino Fioroni è un africano del Ruanda, di etnia tutsi; il “preambolista” Franco Marini è anche lui un africano del Ruanda, ma di etnia hutu; e, udite! udite! Walter Veltroni è un africano del Kenya, la cui nonna è la sorella della nonna di Obama, ma è mussulmano», novembre 2008.
DI PIETRO «Ho letto le dichiarazioni di Antonio Di Pietro. Continuo a volergli bene, ma non solo è totalmente ignorante ma pure un po’ cretino. Tuttavia io continuo a volergli bene...», luglio 2008. - «Non ho mai creduto che Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Disvalori, detta anche il Partito di Forche e manette, fosse un infiltrato dei servizi segreti nella magistratura, dato che mai e poi mai avrebbero arruolato uno che non sa parlare l’italiano», ottobre 2008.
BINDI «Che tristezza vedere una ragazza come Rosy Bindi, candidata alle elezioni europee da Giulio Andreotti e da Carlo Bernini contro Tina Anselmi fare comunella con il giustizialista Di Pietro, quello della Mercedes, dei cento milioni restituiti nella famosa scatola di scarpe, leader del partito Forche e Manette, che ha distrutto la Dc ed ha tentato di mandare in galera Giulio Andreotti, Antonio Gava, Clelio Darida, Enzo Scotti e altri. Già, ma lei, poverina è una di quelli che hanno pianto quando Andreotti fu assolto, perché con Giulio in galera, lei e i suoi amici sarebbero stati purificati dall’onta di essere stati democristiani...», ottobre 2008.
FOLENA «Quando vedo Folena penso sempre a quanto ha perduto la moda e quanto poco ha guadagnato la politica», giugno 1998.
OCCHETTO «Zombie con i baffi», gennaio 1992.
DE MITA «Ex-onorevole De Mita, io sono vivo, sono vivo! E io conto; e nessuno mi ha mai preso a calci nel c...! Mentre Lei non conta un c.... L’hanno presa a calci in c....!», febbraio 2008.
RUTELLI «Un bravo ragazzo e un piccolo demagogo della decadenza del doroteismo minore!», aprile 2007 - Dopo le liste uniche decise dall’Ulivo: «Amo Francesco Rutelli perché amo Thomas More e la sua utopia. Come fa a pensare che i Ds accolgano le sue proposte in una prospettiva utopica?», ottobre 2005.
CASINI «Lo sapete qual è il motto di Pier Ferdinando Casini? W chi vince!», marzo 2007
BONDI «Come tutti coloro che furono non coraggiosamente comunisti o cattolici comunisti, ma solo compagni catto-comunisti, e Bondi lo fu, quando vien meno un padrone, in questo caso il Pci, rimane pur sempre l’abitudine contratta ad essere dei servi, e servi si diventa di altri padroni. Perché chi ha tradito una volta tradirà sempre», ottobre 2002. - «Bondi? chi è costui?... Ora che rammento deve essere il favorito di turno del cavaliere del lavoro Silvio Berlusconi», febbraio 2004.
BONAIUTI-SCHIFANI «Mi doveva accadere anche questo! Che Bonaiuti e Schifani mi dessero lezioni di diritto costituzionale... Ma perché non partecipano alle gare di pattinaggio sul ghiaccio nel bello spettacolo guidato da Milly Carlucci?», aprile 2006.
PRODI A proposito di Rifondazione comunista: «Come Romano Prodi li prende per il c... è semplicemente sublime», novembre 2007. - «Prodi è un buffone perché approva le manifestazioni contro Bush mentre riceve il presidente americano», giugno 2007.
D’ALEMA «Se non si è in più di sei, è un uomo spiritosissimo. Lui è il miglior fico del bigoncio», ottobre 2007.
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