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 2010  agosto 18 Mercoledì calendario

LA FINIANA E «MISTER CEPU» CUGINI DIVISI (MA NON TROPPO)

Francesco, Berlusconi lo ama tanto che vorrebbe venderlo «porta a porta». Catia, invece, gli preferisce Fini e lo seguirebbe ovunque, o quasi. Normale amministrazione, se non fosse che i due sono cugini e che il primo è Francesco Polidori, più noto come mister Cepu, grande sponsor del Cavaliere. La seconda, invece, è una delle giovani deputate finiane, Catia Polidori.
Divisi dalla politica ma uniti nella vita. Perché i Polidori sono legatissimi. Abitano uno vicino all’altro a Fraccano, paesino di soli 32 abitanti, poco sopra Città di Castello. Tutte le domeniche, messa fianco a fianco, alle undici. I nonni erano i titolari di un’azienda agricola, i nipoti decidono di seguire altre strade. Catia entra nelle aziende di famiglia, costruzioni, lavorazioni di lamiere e ceramiche. Poi fa carriera e diventa presidente nazionale dei giovani imprenditori di Confapi. È qui che Fini la nota e comincia ad apprezzarla. Il cugino, molto più grande (62 anni contro 42), fa una strada diversa. Si inventa il Cepu, acronimo di Centro europeo di preparazione universitaria, idea di enorme successo che arriverà a inglobare la gloriosa scuola Radio Elettra e che avrà come testimonial Alessandro Del Piero e Antonio Di Pietro. Nel ’94 Polidori si avvicina a Berlusconi e da allora non lo molla. Fino a pochi giorni fa, quando fa ingresso a Palazzo Grazioli e gli sottopone il suo progetto, mutuato dal partito appena fondato, Federalismo democratico umbro: utilizzare la rete capillare delle agenzie Cepu sul territorio come base del nuovo partito. Berlusconi non ha ancora deciso ma Polidori è fiducioso: «Io mi sono messo a disposizione, poi si vedrà».
Passione, quella per Berlusconi, non più condivisa dalla cugina Catia, in prima linea tra i finiani: «Siamo sempre stati a destra e la prima volta ho votato Msi. Se ho scelto Fini è soprattutto per riconoscenza. Ma è stata una decisione difficile, dilaniante. Quando mi hanno eletta qui mi hanno fatto una festa: sventolavano le bandiere e urlavano viva Berlusconi». Problemi con il cugino? «Nessuno, era in prima fila. Siamo molto uniti e non ci penso neanche a convincerlo: rispetto le sue scelte, come lui le mie».
E se la rottura tra Fini e Berlusconi diventasse definitiva? Mister Cepu abbozza ma è fiducioso: «Fini è solo un giovanotto che vuole crescere, vuole farsi vedere e farsi spazio. Ma con Berlusconi avrà un bel daffare. Perché il Cavaliere è una mente, non sai mai quello che s’inventa: lui è più avanti di tutti noi».