Luigi Bignami, la Repubblica 18/8/2010, 18 agosto 2010
IL GIRO DEL MONDO IN OTTANTA GIORNI A EMISSIONI ZERO
Il sogno di Giulio Verne di circumnavigare il mondo in 80 giorni è diventato realtà molto tempo fa. Ma è possibile realizzarlo oggi senza emettere gas nocivi per l´atmosfera? Quattro team di altrettanti continenti hanno accettato di dare vita alla sfida. Nelle ultime ore sono partiti con i loro veicoli elettrici per realizzare la gara più lunga, ma allo stesso tempo più pulita, che sia mai stata realizzata e che è stata chiamata Zero Race 2010.
L´idea di dare vita a questa avventura è di Louis Palmer, il quale, nel 2008, riuscì a compiere il giro del mondo con un´auto elettrica in 534 giorni. «La mia impresa - ha detto Palmer - voleva dimostrare che con le energie rinnovabili si possono ottenere importanti risultati. Dopo quel record ho voluto realizzare qualcosa che richiamasse l´attenzione del mondo sul problema». E così ecco il via alla gara. Ogni autoveicolo deve viaggiare con un motore elettrico, deve essere in grado di compiere almeno 250 km ad una velocità media di 80 km all´ora e deve essere in grado di percorrere almeno 500 km al giorno con un solo stop di 4 ore per il rifornimento ed infine, deve poter trasportare due passeggeri.
In realtà l´energia prodotta dalle automobili viene creata nei Paesi di provenienza e convogliata sull´automezzo durante le fasi di sosta. Un esempio per tutti: una delle vetture, la sud-coreana Yebbuyana, consumerà 84,7 watt/ora per chilometro. Per l´intero percorso il team avrà bisogno 2,54 mwatt/ora, energia che è stata prodotta da pannelli fotovoltaici nella regione di Geon-nam, in Corea del Sud. L´installazione che la genera ha una capacità di 1.500 kwh, ciò significa che l´energia necessaria a Yebbuyana per compiere il giro del mondo è stata prodotta in meno di 2 giorni e stivata in varie batterie.
Gli altri tre team provengono dall´Australia, dalla Svizzera e dalla Germania. L´auto australiana, che è particolarmente attesa visto le importanti ricerche realizzate in tale Paese nel campo dell´energia solare, è chiamata Trev (Two-seater renewable energy vehicle) e possiede una batteria costata circa 21.000 euro. Nell´insieme il progetto ha richiesto circa 56.000 euro. «L´idea di costruire una simile automobile è stata subito considerata molto interessante e abbiamo collaborato con la University of South Australia e con vari privati che ci hanno aiutato nell´impresa», ha spiegato Andrew Dickson, direttore del team australiano e sviluppatore di energie rinnovabili.
Partiti dal Ginevra i concorrenti stanno attraversando la Svizzera, quindi toccheranno l´Austria, punteranno sulla Russia e da qui verso Shangai. A quel punto i mezzi verranno trasportati via mare a Vancouver, in Canada, da dove scenderanno negli Stati Uniti e da qui a Cancun, in Messico, dove arriveranno a dicembre, quando vi sarà la conferenza sul Clima delle Nazioni Unite. Infine raggiungeranno il Portogallo via mare e attraverseranno il resto d´Europa per completare la loro circumnavigazione attorno al mondo. Durante gli 80 giorni di movimento gli autoveicoli percorreranno 30.000 km attraverso 16 Paesi e toccheranno 150 importanti città.
«Il successo di Zero Race dipenderà dal numero di persone che saranno raggiunte dal messaggio che vogliamo inviare e da quante verranno ispirate abbastanza per intraprendere una vita sostenibile - ha detto Palmet - Il crescente traffico in tutte le città del mondo sta creando un tale inquinamento per il quale è necessario prendere provvedimenti e trovare la giusta soluzione».