FABIO POLETTI, La Stampa 18/8/2010, pagina 11, 18 agosto 2010
Il ritorno di Irene Pivetti assessore a Reggio Calabria - A volte tornano. E Irene Pivetti, ex parlamentare della Lega, ex Presidente della Camera, torna a fare politica dal basso che più basso non si può
Il ritorno di Irene Pivetti assessore a Reggio Calabria - A volte tornano. E Irene Pivetti, ex parlamentare della Lega, ex Presidente della Camera, torna a fare politica dal basso che più basso non si può. Sia in senso istituzionale, assessore allo Sviluppo del territorio. Sia in senso geografico, comune di Reggio Calabria, mille chilometri più a Sud della Padania di una volta. «Mi ha contattato il sindaco Giuseppe Raffa, gestirò il mio incarico soprattutto in chiave sociale», racconta lei, riarruolata nelle file del centrodestra. A chiederle se questo è solo il primo passo di un suo ritorno alla politica parlamentare, se ne esce con una risata delle sue: «Perché? Le risulta che ci siano in ballo nuove elezioni?». In realtà, il suo sarebbe un orizzonte un po’ più limitato rispetto a quello che l’ha già portata una volta a Montecitorio. Anche se il progetto legato a questo nuovo incarico è più che ambizioso: assessore allo Sviluppo del territorio. Più o meno lo stesso incarico che occupa dal 2009 come assessore al Comune di Berceto, provincia di Parma. «Alla fine non c’è nemmeno tanta differenza. La montagna è sempre più povera e spopolata in Emilia come in Calabria. Diciamo che farò l’assessore con lo stesso spirito con cui lavoro con la onlus “Learn to be free”, impara a essere libero, che ho fondato alcuni anni fa. Una onlus che si occupa di creare sviluppo e occasioni di lavoro dove non ce ne sono affatto». Alla fine una differenza macroscopica salta agli occhi di tutti. Con quei foularini che l’hanno resa celebre quando faceva la presidente della Camera - la più giovane mai nominata nel nostro Paese - Irene Pivetti era l’emblema dell’avanzata delle donne della Lega, partito del Nord per eccellenza. Oggi se la gioca ancora una volta mille chilometri più a Sud. «Anche a me fa sorridere, pensando quello che sono stata. Ma anche quando stavo nella Lega bazzicavo i meridionali. Mi ricordo un comizio a Napoli, nel ’92 o nel ’93. Mi sembra che i tempi siano cambiati. Anche Bossi negli ultimi anni guarda al Sud in un altro modo». Delle polemiche di attualità, del terremoto che scuote la politica, delle sparate di Bossi contro Fini che «vuole portare i soldi al Sud», a Irene Pivetti interessa poco o nulla. E al gioco Nord contro Sud anche se in chiave antifiniana non ci sta: «I soldi devono generare sviluppo. Se sono soldi bene investiti in attività di impresa è giusto che vadano al Sud come al Nord. E lo dico non solo da assessore». I panni da neoassessore non sono gli ultimi che indossa Irene Pivetti, il camaleonte della vita parlamentare e catodica dell’Italia degli Anni Novanta. Smessi quei tailleur assai seriosi e molto abbottonati su cui sono stati scritti decine di articoli, smesso l’incarico parlamentare, l’ex presidente della Camera riapparve in televisione alla velocità di uno spot con tenute vagamente sadomaso che generarono altri editoriali sui suoi capelli tagliati cortissimi, sui suoi attillatissimi pantaloni di pelle. Tutto finito, ora che avrà un nuovo ufficio a Reggio Calabria? Tutto finito adesso che dovrà occuparsi del serio problema della disoccupazione al Sud piuttosto che di un varietà alla fine piuttosto leggero. Lei smentisce con forza e al piccolo schermo giura di non voler rinunciare nemmeno adesso che dovrà guardare più al Pil di Reggio Calabria che agli share dell’Auditel: «La televisione continua a interessarmi sempre molto. Intendo continuare a farla. E poi non è che sia proprio come avere un impiego vero. Mi lascia molto tempo libero che d’ora in poi dedicherò alla mia nuova attività di assessore».