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 2010  agosto 18 Mercoledì calendario

Reid Harry

• Searchlight (Stati Uniti) 2 dicembre 1939. Politico • «Pallido e slavato, senza un pizzico di verve o di carisma, voce flebile, tono monotono: è questo il sommario identikit di Harry Reid [...] leader democratico al Senato [...] senatore del Nevada dal 1987, è il primo ad ammettere di non possedere le doti dei grandi condottieri politici, ma sottovalutarlo sarebbe un errore, un errore che i repubblicani hanno imparato a non fare: sotto l’apparenza mite si nasconde infatti un mastino, un uomo che ha conosciuto la fame e l’abietta povertà, che ha lottato come un leone per conquistare tutto quello che ha, uno che non ha alcuna remora a prendere letteralmente a pugni chi lo insulta, un politico che non ha esitato a chiamare George Bush un “perdente”,o l’ex-governatore della Federal Reserve Alan Greenspan un “venduto” o il giudice della Corte Suprema Clarence Thomas un “imbarazzo per la nazione”. [...] mormone convertito, è un antiabortista, è favorevole al porto d’armi, sostenitore della pena di morte, fermamente contrario al matrimonio gay, difensore dei valori familiari che stanno tanto a cuore alla destra repubblicana, ed è un rigido moralizzatore. È sua, per esempio, la legge del 2007 che vieta ai parlamentari americani di ricevere regali dai lobbisti, o di usare i jet messi a disposizione da società private. La sua rettitudine è proverbiale sin dal giorno in cui, nel 1978, riuscì a incastrare un malavitoso, Jack Gordon, mentre tentava di corromperlo con una bustarella da 12mila dollari. Il mite Reid non ci pensò due volte e gli saltò addosso cercando di strangolarlo; secondo i sospetti mai convalidati, Gordon mise una bomba ( disinnescata in tempo) sotto l’auto di Reid dopo essere uscito dal carcere. Questa tempra d’acciaio si è rivelata indispensabile per sopravvivere a Searchlight, il paese di minatori del Nevada dove Harry Reid nacque nel 1939, in una casa costruita con ferraglie arrugginite, senza acqua calda e con il bagno fuori. Il padre, morto suicida, era minatore; la madre faceva la lavandaia per il bordello del paese; il giovane Harry doveva fare l’autostop per raggiungere la città con il più vicino liceo, a 60 chilometri da casa. Fu all’università nello Utah che Reid incontrò la sua futura moglie Landra Gould, con cui si sposò in segreto all’età di 20 anni contro il volere del suocero. [...]» (Daniela Roveda, “Il Sole 24 Ore” 10/11/2009) • Durante la campagna elettorale del 2008 «[...] si era schierato a favore del presidente, riconoscendone fra l’altro la capacità oratoria. Ma proprio a questo proposito diceva che Obama, “nero dalla pelle chiara”, non aveva nulla dell’accento del “negro”. Apriti cielo. L’opposizione repubblicana stava già per festeggiare schierando i migliori commentatori negli show tv quando è arrivata l’imbarazzatissima richiesta di scuse di Reid: “Ho offeso tutti gli afroamericani, chiedo scusa”.“Sei perdonato», gli ha risposto a breve giro di statement il presidente. Il quale ha dovuto comunque mettere nero su bianco, appunto, e su carta presidenziale, l’imbarazzante perdono» (a. aq., “la Repubblica” 10/1/2010).