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 2010  agosto 18 Mercoledì calendario

«Terrone e ciccione» al vicino: pappagallo nei guai per stalking - «Pronto, Polizia. Non riesco a dormire

«Terrone e ciccione» al vicino: pappagallo nei guai per stalking - «Pronto, Polizia. Non riesco a dormire. Fate qualcosa o mandate una squadra di di­sinfestatori ». Una rumorosissima cicala non poteva arrogarsi il diritto di disturbare il suo riposino pomeridiano di ferragosto. E così, una signora romana non ci ha pensato due volte, ha chiamato il commissariato di Tar­quinia, in provincia di Viterbo, e ha denun­ciato l’impertinente cicala che friniva sull’al­bero davanti la finestra di camera sua. E che dire dell’impudente pappagallo che, a detta di due turisti (napoletano l’uno, romano l’al­­tro), era stato istruito dalla proprietaria a in­sultare gli inquilini dello stabile? Denuncia­to anche lui. Stavolta per stalking. Ogni volta che i due malcapitati entravano e uscivano di casa, il pappagallo si rivolgeva al napoleta­no, apostrofandolo «terrone», mentre all’al­tro, un pò in carne, dava ripetutamente del «ciccione». Roba da «Non aprite quella por­ta ». Sempre a Tarquinia, una turista si è pre­sentata all’ufficio denunce e, in stretto dialet­to veneto, ha denunciato un bambino reo di aver azzannato il suo piccolo e indifeso yorkshire.L’uomo che morde il cane, lanoti­zia per eccellenza. Peccato che la settanten­ne non fosse stata poi in grado di fornire, ol­tre alla generica indicazione anagrafica «do­vrebbe avere circa sei anni», ulteriori dettagli sul presunto aggressore, né disponesse di certificato veterinario che attestasse le lesio­ni subite dall’animale. «I medici dell’ospeda­le - ha urlato - non me lo hanno voluto visita­re. Mi hanno detto di rivolgermi a un veteri­nario. Ma non ne ho trovato nemmeno uno». Dispiace per lei, ma erano troppo poche le informazioni per far scattare la denuncia. Non contenta, la signora è uscita dal commis­sariato sbraitando e avvertendo gli agenti che «la cosa non finisce qui». Ogni estate la battaglia tra esseri umani e animali riprende il via e assume contorni paradossali. Ma non è la sola provincia di Viterbo a essere teatro dell’eterno conflitto. In Lombardia un ses­santenne non sopportava quel nido d’amore di due rondini posto sotto al cornicione del tetto. E così, mentre la femmina stava covan­do, lo ha distrutto con una sbarra di legno. Sfortunatamente per lui, il suo gesto non è passato inosservato e gli altri condomini lo hanno denunciato. Sul Gargano, invece, ol­tre al frastuono delle discoteche e agli schia­mazzi notturni, a disturbare il sonno dei turi­sti sono arrivate anche le mucche con i loro scampanellii. E così, il 3 agosto scorso, un agricoltore di Vieste è stato denunciato dal Corpo forestale dello Stato per molestie e di­sturbo del riposo delle persone. Ma la batta­glia uomo- animale supera anche i confini na­zionali. Raymond Elliot, 58enne di Burton on Trent (Regno Unito) è stato condannato a sei mesi di libertà condizionata. Uno scoiat­tolo grigio, specie protetta in Inghilterra, cer­cava di rubare il cibo dei suoi uccellini. Così, l’uomo,dopo aver tentato invano di catturar­lo, ha perso le staffe e lo ha annegato.