Federica Bianchi, L’espresso 19/8/2010, 19 agosto 2010
I-PORNO È DONNA
Ha 40 anni, un marito, un figlio, una laurea, e un lavoro che adora. La sua è una personalità decisa ma sensibile. Costantemente in cerca di emozioni, in ufficio come tra le lenzuola, se le capitasse un’occasione per trasgredire la coglierebbe al volo. O forse no. Potrebbe danneggiarne la reputazione. Ma certo vorrebbe. E allora lascia che sia la fantasia a trascinarla tra le braccia di manager passionali e poliziotti dai modi intrigantemente brutali, tra le grinfie di vampiri seduttori e demoni del sesso impazziti per i suoi capelli nero corvino. Schiava per una volta. Senza controllo e priva di responsabilità. Almeno per 15 minuti. Il tempo di una breve storia erotica, rubata a figli e superiori, gelosamente custodita tra i circuiti del portatile, sulle schermate dell’iPhone o tra le righe di finto inchiostro del Kindle, il suo libro elettronico dalla copertina di finta pelle blu.
È lei, la donna americana di mezza età, la musa e la fruitrice della nuova letteratura in versione digitale: il luogo d’incontro tra passioni ataviche e tecnologie ultramoderne. "Quando dieci anni fa ho cominciato a scrivere racconti che entravano in camera da letto non ho trovato editori disposti a pubblicarli", racconta Tina Engler Keen, la fondatrice di Ellora’s Cave, oggi uno dei maggiori editori digitali di letteratura erotico-romantica: "Dicevano che non avrebbero avuto mercato, che le donne volevano romanticismo ma non eros esplicito. Ho dovuto scegliere tra modificarli perché fossero pubblicati o fare da sola, creando un nuovo genere. Così ho utilizzato gli ultimi 200 dollari rimasti sulla mia carta di credito, e non mi sono più voltata indietro".
Era il 2000. Nasceva Ellora’s Cave nella cittadina di Akron, Ohio: una società composta da una persona - una madre sola con due figlie - che pubblicava on line per limitare i costi di produzione e stoccaggio. Oggi ha una trentina di dipendenti e un fatturato stimato tra i 5 e i 10 milioni di dollari. "I romanzi erotici per donne sono stati fino ad ora il motore trainante dell’editoria digitale", spiega Malle Valik, direttore dei contenuti digitali della Harlequin, il colosso canadese dell’editoria erotico-romantica per carta stampata che da tre anni pubblica ogni suo volume anche nella versione digitale, e che lo scorso giugno ha lanciato Carina Press, una nuova catena che sforna prima la versione digitale dei libri e poi quella cartacea. "Le donne desideravano libri romantici con scene di sesso spinto, ma si vergognavano di chiederli in libreria", aggiunge Michelle Buonfiglio, l’autrice di un blog rosa per il sito di Lifetime tv: "E i libri digitali sono la versione femminile della scopata clandestina. Nessuno si accorge se il contenuto dell’iPhone che sta leggendo in treno la signora in tailleur è un manuale di organizzazione aziendale o il racconto della passione tra la bella Jade e l’uomo che l’ha comprata all’asta con l’intenzione di goderne per tre notti. E non c’è niente di male se non si riescono a staccare gli occhi dall’iPhone durante una riunione: nessun collega capirà che non sono mail quelle che stiamo controllando ma le ultime righe di una di quelle scene di sesso a tre che ti lascia soddisfatta e distrutta solo a pensarci".
La discrezione non è l’unico particolare che sta facendo innamorare sempre più donne (e non solo loro) dei supporti digitali di lettura. Il Kindle o l’iPad consentono di trasportare libri a dozzine, ovunque e senza fatica. E poi c’è la questione del prezzo. Perché negarsi un momento di gratificazione istantanea quando costa l’equivalente di una colazione al bar? Con sette dollari si acquista un romanzo. Con tre un racconto breve, una forma narrativa che regge perfettamente una storia il cui conflitto ruota intorno al sesso, e che ha la lunghezza ottimale per una lettura veloce su smartphone. "Con l’avvento dell’applicazione Kindle per iPhone le nostre vendite sono raddoppiate da un mese all’altro", spiega Christina Brasher, ex dipendente di Ellora’s Cave e fondatrice nel 2005 della Samhain Publishing. "Ma occorrerà che il prezzo dei lettori digitali scenda al di sotto dei 100 dollari perché i libri digitali diventino un mercato di massa", avverte Holly Schmidt, co-fondatrice nel 2008 della casa editoriale online Ravenous Romance. Le premesse non mancano. Secondo i dati dell’International Digital Publishing Forum, nel primo trimestre del 2010 le vendite di libri digitali sono balzate a 91 milioni di dollari rispetto ai 58 dell’ultimo trimestre del 2009: la categoria rosa ne è stata il motore trainante.
Gli editori si stanno facendo la guerra per conquistare il pubblico dei romanzi rosa-porno. "Abbiamo appena lanciato 120 applicazioni per iPhone questa settimana", spiega Schmidt: "Si tratta di romanzi e antologie". Altri, sempre più numerosi, tentano vecchie tecniche di marketing per conquistare nuove clienti: "Per alcuni autori di punta come Susan Mallery (entrata nella graduatoria dei migliori libri scelti dal "New York Times") abbiamo organizzato la pubblicazione digitale gratuita di un racconto: fidelizza il pubblico e lo induce ad acquistare il romanzo successivo dello stesso autore", spiega Valik.
Già perché, come per ogni genere, anche per l’erotismo in formato digitale stanno nascendo le nuove star, le Pauline Reage ("La storia di O.") del XXI secolo, acclamate dai lettori e da una serie di blog appassionati del genere come "justeroticromancereviews.com". Non solo Jaid Black, nome di penna con cui si firma Tina Engler, ma anche Megan Hart, Brit M., Sasha White, Lora Leigh e Kresley Cole. Autrici audaci per soddisfare un pubblico ardito. "I libri che vendono meglio sono quelli davvero spinti", sorride Schmidt. "Dall’avvento della serie televisiva "Sex and the City" in poi i romanzi rosa sono diventati molto sexy", aggiunge Liate Stehlik della Avon Red, la linea più calda della Avon Books: "A differenza di qualche anno fa, non occorrono più decine di pagine per sviluppare le emozioni delle eroine. Se incontrano un uomo che piace ci vanno a letto e punto". I romanzi erotici legittimano le fantasie sessuali delle donne, rassicurandole della normalità dei loro dettagli. "Sono specializzata nelle fantasie erotiche che hanno a che fare con il rapimento", racconta Black: "Nei miei libri l’eroina è catturata dall’eroe. È fantasia, ma c’è una parte di me in ogni protagonista. Alcune hanno i miei punti deboli, altre quelli di forza, altre ancora soltanto i miei occhi o i miei capelli".
A sostenere il mercato erotico digitale contribuiscono anche i libri che raccontano di fantasie legate al paranormale: demoni, alieni, streghe e vampiri. "Nell’era dei social network c’è meno fantasiaperché è sempre più facile trovare ed essere trovate", spiega Brenda Knight di Viva Editions: "Tuttavia è ancora impossibile attaccare bottone via Twitter con il proprio demone preferito". L’importante è rilassarsi e soddisfare il desiderio di evasione mentale. "Scrivo storie che piacciono a me", racconta candidamente Megan Hart: "Perché se non sono contenta io è probabile che anche le altre non lo saranno".
Ma non sempre il lettore è donna. Negli ultimi due anni è esplosa una nuova nicchia di mercato. "Vendono sempre di più i romanzi digitali che raccontano storie romantiche di sesso tra uomini", dice Schmidt: "Non è una categoria che esiste nella carta stampata perché le librerie non sanno mai se collocare questi libri nella sezione per gay o in quella rosa". Nel digitale invece le barriere crollano e i generi si mescolano, dando vita a nuove tipologie di romanzo. "Prima pensavo di scrivere per un pubblico di uomini gay, adesso mi sono reso conto che mi leggono anche molte donne", racconta Ryan Field, uno dei più prolifici scrittori di romanzi erotici con protagonisti maschili degli Stati Uniti. Senza contare che sempre più donne hanno preso a leggere letteratura erotica digitale a letto con il proprio partner, invertendo a colpi di schermate e moderno romanticismo lo stereotipo dell’uomo che convince la compagna a guardare insieme un filmetto porno. E pensare che è bastato introdurre una manciata di gigabytes nelle fantasie segrete delle quarantenni d’oggi.