Agostino Gramigna, Corriere della Sera 17/8/2010, 17 agosto 2010
COIFFEUR E PILATES, IL MARE A CINQUE STELLE
Tutto sta a risolvere il problema di petto. E subito. A prendere cioè confidenza con il materassino «Pomodoro» (si chiama così) imbottito di granelli di polistirolo che pare sabbia. Se si riesce a sdraiarsi non cadendo, è fatta. Il prezzo di ombrellone e due lettini (di cui uno il Pomodoro) a 88 euro al giorno, nell’esclusivo bagno «Eco del Mare» di Lerici, può essere giustificato.
Non è il caso di indignarsi. Soprattutto per chi ha famiglia, vive di stipendio e in Romagna con 10 euro al giorno si paga il bagno. Per chi non lo sapesse, come per gli hotel a cinque stelle, esistono pure i bagni a pressi stellari. Anche se ancora non c’è una certificazione, richiesta da anni dal Sib (sindacato degli stabilimenti) e dalla Toscana e Liguria. Non a caso, le due regioni con i bagni più chic e costosi di tutta Italia.
L’Eco del Mare di Lerici è gestito dalla moglie di Zucchero, il cantante. Un bagno storico, ci andava Soldati, ci andava Ilda Bocassini e altri magistrati di Mani Pulite. Che ora disertano da quando ha cambiato pelle e gestione. Non perché sia meno chic.
Già per scendere si prende l’ascensore, una costruzione di cemento realizzata sulla roccia. La baia è splendida, la spiaggia piccola e ben tenuta, gli ombrelloni meno di 50. Una volta sdraiati sul materasso Pomodoro (per sicurezza si consiglia la posizione pancia in giù), ogni tanto passa uno dello staff a chiedere se tutto va bene, se volete pranzare sulla spiaggia (trenette al pesto 20 euro, spada presentato in una sorta di cellofan a 30 euro, dolce 12 euro); se vi va di prenotare un massaggio (60 euro), perché tra i servizi chic c’è il fisioterapista, l’estetista e il coiffeur, se si necessita di una messa in piega dopo il bagno.
Nell’estate chic, che risente molto meno della crisi economica avvertita invece dai bagni più «popolari», a guidare la classifica dell’ipotetica guida «5 stelle marine» c’è la Versilia. La Il costo di 88 euro giornaliero di Lerici è in qualche modo «giustificato» se si spulcia il menù tariffario dei bagni famosi, tipo «Piero», «Annetta» e «Twiga Beach»: si va dai 13-14 mila euro a stagione di Piero (130 euro tenda e due lettini) che confina con un bagno comunale (12 euro al giorno), ai 25 mila euro del Twiga. Qui i prezzi alti si spiegano con la presenza di ville storiche di famiglie benestanti (Massimo Moratti) e dei russi, che vanno al Twiga perché hanno capito che è il più caro. C’è l’american bar, il ristorante, la tenda simbolo del ricco, piscina, discoteca, escursioni su richiesta, una segreteria che soddisfa ogni esigenza (anche i taxi o l’auto personalizzata). A volte gli stabilimenti costosi si appoggiano alle agenzia immobiliari di Forte dei Marmi (circa 150) che per sfruttare la presenza dei ricchi russi chiedono la consulenza a gruppi di belle ragazze russe che fanno da intermediarie. In teoria da interpreti che però organizzano. Lo yacht per l’escursione? Il tour enogastronomico?
Da Annetta, che al telefono non vi dice quanto costa affittare lettino e ombrellone (circa 150 euro) manco fosse un segreto di stato, c’è la piscina, l’idromassaggio, lezioni di nuoto per i piccini, personal trainer e pure la postazioni internet. Questa è la storia. Minacciata dal nuovo che avanza: l’ultimo bagno, il neonato, «The Beach», gestito da Manuel Dallori, uno degli amministratori dell’Hollywood di Milano. Promette musica dal vivo, discoteca, sfilate di moda, serate con i personaggi dello showbiz. Al The Beach con 60 euro al giorno si affittano due lettini e ombrellone e pare di stare a Miami. Prezzo modico, si fa per dire; ma solo perché è in località Cinquale, ai confini con Forte dei Marmi. In Versilia, per uno strano «gioco» toponomastico, ci sono strade che e fanno parte per un lato di Forte de Marmi e per l’altro di Pietrasanta. Anche se la strada è la stessa, a Forte le case costano di più. Stesso discorso vale per i bagni.
Un cinque stelle ligure è il bagno «Fiore» di Paraggi, tra Santa Margherita e Portofino. Un lettino costa solo 45 euro, che è vero che corrisponde ad una giornata di lavoro di un impiegato ma due volte al giorno lo staff serve in spiaggia pasticcini e champagne.
La «champagneria» c’è pure al Papeete Beach di Riccione, una tra i bagni più cari della costiera romagnola. «Uno dei servizi a 5 stelle», dice il gestore Rosalba Casanova. «Ma che da noi costano molto meno perché la natura non è quella della Versilia». In compenso c’è, appunto, la champagneria, una terrazza dove si serve champagne. Altri servizi? «Corsi di pilates, il ballo sui lettini dalle cinque alle otto di sera («moda esportata dappertutto», dice Cavanova) e il privé: pochi ombrelloni con la doccia nebulizzata». Che roba è? Una doccia che rinfresca senza acqua: si può farla anche vestiti. Il privé costa solo 50 euro al giorno. Un affare.