Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  agosto 17 Martedì calendario

Il Fatto. Libro in Gocce. Puntata numero 5 - Nouriel Roubini e Stephen Mihm, La crisi non è finita, Feltrinelli, Milano 2010

Il Fatto. Libro in Gocce. Puntata numero 5 - Nouriel Roubini e Stephen Mihm, La crisi non è finita, Feltrinelli, Milano 2010. Rif. Database libro Sch. 217848 Rif. Libro Biblioteca Sch. 1386070 Inferno «Il capitalismo senza fallimento è come il cristianesimo senza l’inferno» (l’astronauta Frank Borman, presidente della Eastern Airlines negli anni Ottanta). Diverso Quasi tutte le crisi hanno inizio allo stesso modo: sotto tono. Alcuni sviluppi impercettibili creano la scena per il vero dramma che deve venire. Quindi serve un catalizzatore: può essere la carenza di una materia prima molto ambita o l’apertura di un nuovo mercato all’estero, o ancora un’innovazione tecnologica (o finanziaria). Il credito ha costi particolarmente bassi e consente il generarsi di una bolla. A un certo punto le bolle diventano auto sostenute, abbandonando ogni fondamentale economico. Dopodiché spuntano i visionari che spiegano che il boom andrà avanti perché «questa volta è diverso». Quando arrivano i visionari vuol dire che la situazione è già fuori controllo. Poi la bolla smette di gonfiarsi e arrivano dissesto e fuga degli investitori. Marx Nella storia del capitalismo moderno, le crisi sono la regola, non l’eccezione. «La crisi è un atto endemico del capitalismo» (Marx) Ginnie La Government National Mortgage Association (chiamata Ginnie Mae) ha creato i primi titoli garantiti da mutui ipotecari (le mortgage-backed Securities) negli anni sessanta. In pratica radunava i mutui erogati e emetteva obbligazioni sulla base di questi crediti, così da recuperare subito un pagamento che invece sarebbe arrivato in 30 anni. Era la prima cartolarizzazione. Cartolarizzazioni Quando è scoppiata la crisi la cartolarizzazione era stata applicata a: leasing aeronautici, proventi dalle concessioni forestali e minerarie, privilegi tributari, ricavi dei trasmettitori radiofonici, locazione di imbarcazioni, entrate dei governi statali e locali, royalty dei gruppi rock. Da un manuale sulla gestione del rischio, del 2001: «A volte sembra che si possa cartolarizzare quasi tutto». Cdo2 Prendiamo 100 titoli garantiti da attività, degli asset-backed Securities, e combiniamoli in un Cdo. Prendiamo 100 Cdo così composti e combiniamoli in un Cdo2. Chi comprasse un titoli del genere dovrebbe riuscire a valutare la qualità di dieci milioni di prestiti sottostanti. Mano invisibile Alcuni economisti sono convinti che i mercati sono estremamente razionali ed efficienti. Opere fondamentali: La ricchezza delle nazioni, di Adam Smith, e la Théorie de la spéculation, di Luois Bachelier, pubblicata nel 1900. Per Smith esiste una “mano invisibile” che bilancia i vari interessi egoistici facendo funzionare perfettamente il mercato. Secondo Bachelier non è possibile che un’attività venga sottovalutata o sopravvalutata, poiché il mercato riesce sempre a riflettere perfettamente i fondamentali sottostanti. Barzelletta Barzelletta sulla “mano invisibile”: un economista e un amico camminano per strada, quando vedono una banconota da cento dollari sul marciapiede. L’amico si china per raccoglierla, ma l’economista lo ferma dicendo: «Lascia perdere. Se fosse stata una vera banconota da cento, qualcuno l’avrebbe già raccolta». Strumenti Dal 2007 in poi la Banca centrale ha introdotto parecchi strumenti dagli acronimi bizzarri: Cpff, cioè Commercial Paper Funding Facility; Mmiff, cioè Money Market Investor Funding Facility; e il più impronunciabile di tutti, l’Asset-Backed Commercial Paper Money Market Mutual Fund Liquidity Facility, ovvero l’Abcpmmmflf. Presidenziali I colossi della finanza hanno finanziato i candidati alle presidenziali del 2008 con 311 milioni di dollari. Mine Adesso viviamo nel peggiore dei mondi possibili. Molti operatori too big to fail (troppo grossi per fallire) sono stati salvati e sono certi che saranno salvati ancora. Gli istituti di vigilanza non li hanno ancora esaminati a fondo e, se ce ne fosse bisogno, non esiste un sistema per liquidarli. Quindi, si sono ributtati nelle operazioni più rischiose. Notizie tratte da: Nouriel Roubini e Stephen Mihm, La crisi non è finita, Feltrinelli, Milano 2010.