Dario Fertilio, Corriere della Sera 28/7/2010, 28 luglio 2010
Rimpianto dell’architetto Mario Botta: non aver accettato di progettare la casa di Bill Gates, nel 1989
Rimpianto dell’architetto Mario Botta: non aver accettato di progettare la casa di Bill Gates, nel 1989. Ricevendo l’invito del fondatore di Microsoft per una casa unifamiliare, pensò «che il santo non valesse la candela. Rispondo: grazie, sono lusingato, è vero che in Europa ho costruito tante piccolissime case economiche e lo farei volentieri anche in America, però una semplice abitazione unifamiliare non regge l’economia del lavoro. Chiusa la vicenda, più tardi vengo a sapere che quella “casetta” di fatto era una reggia». Riconosce l’errore: «Ho riflettuto, e infine ho capito: quando gli architetti scelgono, sbagliano. Da allora non ho più scelto, ho seguito le richieste seguendo le spinte delle differenti committenze».