Varie, 9 agosto 2010
TULLIANI Giancarlo
TULLIANI Giancarlo 1976 (~) Fratello di Elisabetta, compagna di Gianfranco Fini, divenne noto nell’agosto 2010 in quanto inquilino di un appartamento di Montecarlo ereditato da Alleanza Nazionale, ex partito del cognato, e venduto ad un prezzo apparentemente troppo basso a una misteriosa società offshore delle Antille • «[...] ha [...] alle spalle un buon numero di esperienze imprenditoriali. In molte delle quali sembra esserci lo zampino della sorella. Che nel 2000 era fidanzata con Luciano Gaucci quando Giancarlo si ritrovò appena 23enne sulla poltrona di vicepresidente esecutivo della Viterbese calcio, una delle squadre “satellite” comprate dall’allora patron del Perugia (che aveva anche la Sambenedettese, al cui vertice venne piazzata la stessa Elisabetta). Non fu un’esperienza esaltante, e a marzo di quell’anno il giovin Tulliani si vide scappa re sotto il naso dal ritiro di Vitorchiano i calciatori della squadra laziale, furiosi con Gaucci e per niente intimiditi dal giovane “parente” manager. Chiusa la parentesi calcistica, Giancarlo sceglie di buttarsi nello show business, reinventandosi imprenditore e produttore televisivo. E anche qui, l’essere “cognato tra virgolette” del presidente della Camera (che con Elisabetta non è sposato) ha fatto sì che le attività di Giancarlo, non sempre baciate dalla fortuna, incuriosissero i media. Ad agosto 2009, per esempio, è Dagospia a ironizzare sul flop di ascolti di “Italian fun club music award”, una serata organizzata a Civitavecchia dalla “Giant entertainment” di Tulliani: lo “show” prevede l’esibizione di Sandy Marton, Corona, Tony Esposito, Lost e Tony Maiello. Viene trasmessa su Raidue, ma non arriva al 7 per cento di share e Dagospia conia il neologismo “mignolo d’ascolto”, raccontando anche delle “rimostranze del giovane produttore che voleva il suo programma addirittura in prima serata”, e della relativa soddisfazione per il fiasco dei dirigenti Rai. All’aspirante produttore il decollo verso mamma-Rai con la benedizione di sorella Elisabetta è insomma venuto male, ma se la società di Giancarlo, sede in viale Mazzini 114/a, aveva già chiuso i battenti a dicembre del 2008, non chiudono, però, gli affari di famiglia. [...]» (Massimo Malpica, “Il Giornale” 29/7/2010).