Gianni Dragoni, Il Sole-24 Ore 7/8/2010;, 7 agosto 2010
IL BILANCIO JUVENTUS VA IN ROSSO
Torna il rosso nel bilancio dell’ Fc Juventus . Una perdita netta di 5,1 milioni di euro, secondo i dati approvati ieri con la quarta relazione trimestrale dal consiglio di amministrazione presieduto da Andrea Agnelli, fotografa l’andamento dei conti nell’esercizio chiuso il 30 giugno scorso, una delle peggiori stagioni sportive dei bianconeri.
Il settimo posto in campionato e l’eliminazione al primo turno dalla Champions League pregiudicano anche i conti del nuovo esercizio, che parte in salita perché nei ricavi non ci saranno i 20 milioni che sono il minimo garantito per chi disputa la Champions League. È questa la maggior preoccupazione del nuovo vertice. A fatica la società sta tentando di alleggerire la rosa di giocatori considerati non fondamentali dal nuovo allenatore Luigi Delneri, ma dagli stipendi pesanti. La mancata partecipazione alla Champions è intanto costata alla Juve la riduzione di un milione del corrispettivo base pagato dal nuovo sponsor, che appone il marchio Betclic sulla prima maglia e quest’anno verserà una base di 6,5 milioni anziché i 7,5 milioni previsti dal contratto.
Nella stagione terminata il 30 giugno gli stipendi dei tesserati sono scesi da 129,28 a 127 milioni, quelli dell’altro personale sono saliti da 8,47 a 11,17 milioni. In totale il costo del personale è stato di 138,20 milioni (137,75 milioni nel 2009), con un’incidenza del 61,3% sui ricavi che, escludendo le plusvalenze da calciomercato, sono stati 225,5 milioni, rispetto a 222,16 del 2009.
Dalla cessione di calciatori la società ha ottenuto nello scorso esercizio proventi per 14,66 milioni, al lordo di oneri per 3,42 milioni. Il saldo netto delle plusvalenze da calciomercato è di 11,24 milioni, inferiore ai 15 milioni netti di plusvalenze dell’esercizio precedente. Nel 2009 il bilancio era tornato in utile per 6,58 milioni, dopo sei stagioni in rosso.
Gli altri appesantimenti nell’ultimo esercizio sono negli ammortamenti e svalutazioni di calciatori, aumentati da 28 a 33,65 milioni e negli oneri finanziari netti, saliti a 3,2 milioni rispetto a meno di mezzo milione. Il patrimonio netto al 30 giugno era di 96,1 milioni (101,8 milioni nel 2009). La posizione finanziaria netta resta positiva per 6,4 milioni (ma in regresso rispetto a 25,6 milioni dell’anno precedente) grazie all’incasso anticipato dei proventi futuri sui diritti tv. In Borsa le azioni della Juventus, la prima squadra ad aver pubblicato i conti dell’ultima stagione, sono salite dell’1,42% a 0,89 euro.
In rialzo, +1,84% a 0,968 euro, i titoli dell’ As Roma , sulla quale c’è ancora incertezza sul futuro assetto proprietario. L’advisor Rothschild sta cercando proposte d’acquisto per la vendita del 67% della Magica, secondo il mandato ricevuto dopo l’armistizio tra Rosella Sensi e UniCredit. In alternativa alle proposte romane, in particolare della famiglia Angelucci, che valuterebbe l’intera società 100 milioni o forse meno, la banca e l’advisor stanno cercando di sollecitare interessi all’estero, soprattutto in Oriente. Se fosse confermato l’interesse di investitori cinesi, secondo quanto riferito ieri dal Sole 24 Ore, per la Roma si potrebbe aprire un confronto con il Liverpool, al quale punterebbe il fondo sovrano Cic di Pechino. Il nuovo proprietario della Roma dovrà valutare anche l’opportunità di ricapitalizzare la società, che è in tensione finanziaria e paga gli stipendi con almeno tre mesi di ritardo.
Tra gli altri club, la Sampdoria ha chiuso i conti al 31 dicembre 2009 con una perdita di circa 21 milioni. Il Milan nello scorso anno solare ha dichiarato una perdita netta consolidata di 9,84 milioni, malgrado 74,2 milioni di plusvalenze (di cui 63 dalla cessione di Kakà al Real Madrid), con 233 milioni di ricavi netti. I conti dell’Inter al 30 giugno 2010 saranno resi noti alla fine di ottobre. Il club di Massimo Moratti, che da anni guida la classifica delle perdite in serie A, dovrebbe aver ridotto le perdite rispetto ai 154,5 milioni dell’esercizio 2009. Dai dati pubblicati il miglior bilancio della serie A nell’esercizio al 30 giugno 2009 è del Palermo, con 17,97 milioni di utili su appena 63,57 milioni di ricavi, grazie a plusvalenze da calciomercato per 48,3 milioni netti.