Dina D’Isa, Il Tempo 6/8/2010, 6 agosto 2010
CIACK, NON SI GIRA. IL SET È A PARIGI
Parigi come Hollywood: quest’estate la capitale francese accoglierà più di una ventina di set cinematografici e molti altri ne saranno installati in diverse località della Francia per un totale di 45 film. Favoriti dagli incentivi statali accordati ora anche alle produzioni straniere, e non più solo a quelle nazionali, grazie al recente sì di Bruxelles, il ciak scatterà a Parigi. Non più a Cinecittà e nella Roma felliniana. Un vero peccato. Ma i parigini la sanno lunga. Prima troneggiava la scelta di finanziare solo film francesi in patria, e questo aveva fatto sì che Hollywood (e il resto del mondo), si rassegnassero a localizzare altrove i set cinematografici. Come è successo per l’ultimo lavoro di Quentin Tarantino, «Inglorious Bastards», con Brad Pitt e Diane Kruger, sull’occupazione nazista della Francia che (eccetto qualche scena) è girato nei dintorni di Berlino. Così, anche la Normandia di «Salvate il soldato Ryan» di Steven Spielberg era in realtà l’Irlanda e la Parigi in «Munich», sempre di Spielberg, era Budapest. L’ultima grande produzione straniera girata in Francia è stata «Maria Antonietta» di Sofia Coppola ben tre anni fa, poi più nulla. Ma dopo anni di discussioni, il Parlamento francese ha ora deciso di approvare sgravi fiscali pari al 20% delle spese per le compagnie straniere che sceglieranno di girare film o serie tv in Francia. Le nuove misure, rese effettive dal parere positivo della Commissione europea, frutteranno entro il 2010 circa 200 milioni di euro alle imprese e ai lavoratori francesi del settore.
Quest’estate Parigi ha ospitato le riprese del nuovo film di Woody Allen; è poi atteso il ritorno di John Travolta nel sud della Francia per «Wild Hogs 2» e anche Bollywood è sedotta dal nuovo credito d’imposta e tre progetti indiani sono in cantiere a Marsiglia e nella Ville lumiere. Dopo Parigi, che è il set più costoso (un giorno di riprese alla stazione di Austerlitz costa 100 mila euro, all’Opera 50 mila e alla reggia di Versailles 15 mila), i set più gettonati dell’estate sono il Poitou-Charentes, nella Francia occidentale - governata da Segolene Royal - con otto film, la regione del Rodano-Alpi, nel sud della Francia, (6 film) mentre il Languedoc-Russillon, nel sud, con 5 set ha spodestato la Costa Azzurra. E in questi giorni il set parigino spetta a Madonna, giunta con la famiglia per soggiornare nello storico hotel Ritz e girare il suo nuovo film, dopo l’esordio, di due anni fa, con «Sacro e profano». A riportarla dietro la macchina da presa è la scandalosa storia d’amore tra la pluridivorziata Wallis Simpson e Edoardo VIII, il re d’Inghilterra che per lei alla fine degli anni Trenta rinunciò al trono. Il film s’intitola «W.E.» come le iniziali dei protagonisti della storia. Wallis Simpson divenne l’amante di Edoardo di Windsor, allora principe del Galles ed erede al trono britannico, nel 1934, ma a causa della sua origine non aristocratica e del suo burrascoso passato matrimoniale (un divorzio alle spalle e un altro in arrivo) la sua presenza fu fortemente osteggiata dalla casa reale inglese. La decisione del monarca di convolare a nozze con un’allegra americana, che aveva due ex mariti ancora in vita e una reputazione di arrampicatrice sociale, causò tuttavia una crisi costituzionale nell’Impero britannico, che spinse Edoardo VIII alla decisione di abdicare nel corso dello stesso anno.
Alla fine della guerra i Windsor poterono tornare a Parigi e ricominciarono una intensa vita di società senza mai fare ritorno in patria. Scritta con Alex Keshishian, che nel ’91 la diresse nel film «A letto con Madonna», la pellicola intreccia due parallele storie d’amore nell’arco di 60 anni, quella del re inglese che provocò una crisi istituzionale e quella di una giovane donna americana, Wally Winthrop, ossessionata dalla romantica love story. Le riprese durante l’estate sono previste oltre che in Francia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Prodotto da Colin Vaines, il film va avanti e indietro nel tempo «seguendo Wally e Wallis, due donne fragili, ma determinate le cui vite diventano inestricabilmente collegate». Nel 1936, l’americana Wallis Simpson si innamora di Re Edoardo VIII: ma è una donna già divorziata, e la Chiesa anglicana e il primo ministro chiedono a Edoardo di interrompere la relazione oppure abdicare, cosa che fece l’11 dicembre 1936, neppure un anno dopo essere salito al trono. Edoardo, divenuto duca di Windsor, nel 1937 sposò Wallis Simpson in Francia, senza mai riallacciare rapporti con la famiglia reale. Poi, nel 1998 Wally Winthrop, nella sua condizione di sposa frustrata, si rifugia nella sua ossessione per la storia d’amore tra Edoardo e la Simpson.
Quando viene a sapere dell’asta dei beni dei Windsor, la prende come un’ulteriore opportunità ma il destino, immaginato dagli sceneggiatori, la farà incontrare con Evgeni, un russo dal misterioso passato di cui si innamorerà perdutamente. Nel film di Madonna avrebbe un piccolo cameo anche Lourdes Leon, la figlia della regista-cantante, che debutta come attrice. La pop star, prima di girare a Parigi la storia d’amore di Wallis Simpson, ha scattato le foto alla figlia 14enne Lourdes, per il debutto della sua collezione da stilista, «Material Girl» (già nei negozi Macy’s d’America). La 52enne diva americana, che nel passato ha anche offerto prove di attrice non sempre amate dalla critica, è poi volata sabato a Parigi per iniziare le riprese del suo secondo film da regista e ha scelto il sesto arrondissement parigino. Le riprese nella capitale francese, che ha appena ospitato il set del nuovo film di Woody Allen, «Midnight in Paris» (con un’inedita Carla Bruni sul set), dureranno tutta l’estate e si svolgeranno anche in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Secondo le ultime indiscrezioni, il miliardario russo Roman Abramovic avrebbe messo a disposizione di Madonna pure uno dei suoi yacht più lussuosi, del valore di 115 milioni di sterline.