MARIA VITTORIA GIANNOTTI, La Stampa 6/8/2010, pagina 19, 6 agosto 2010
Brambilla animalista: "Il palio, una corrida" - Chissà se il ministro del Turismo Michela Brambilla immaginava che la sua presa di posizione contro il Palio di Siena avrebbe scatenato un tale putiferio in un sonnolento pomeriggio di mezza estate
Brambilla animalista: "Il palio, una corrida" - Chissà se il ministro del Turismo Michela Brambilla immaginava che la sua presa di posizione contro il Palio di Siena avrebbe scatenato un tale putiferio in un sonnolento pomeriggio di mezza estate. Ma i senesi, quando si parla dell’antica corsa in piazza del Campo, non sentono ragioni. Perfino la Lega scende in campo, per la tradizione. E, a conti fatti, a schierarsi dalla parte del ministro restano solo gli ambientalisti. Il j’accuse della Brambilla arriva, inaspettato, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. «Se la Catalogna ha rinunciato alla Corrida – sostiene – anche noi possiamo rinunciare a qualche corsa o Palio. Il Palio di Siena è la manifestazione di questo tipo più famosa, ma ci sono altre iniziative che prevedono l’uso dei cavalli, asini e anche oche che spesso sono crudeli con questi animali e ormai non hanno più senso. E di cui anzi potremmo volentieri farne a meno». Il primo a insorgere è il sindaco, Maurizio Cenni, che minaccia di ricorrere alle vie legali «se risulteranno confermate le affermazioni relative al maltrattamento e allo sfruttamento degli animali». «Chi segue il turismo – replica, invitando gli esponenti locali del Pdl a prendere le distanze dalle posizioni del ministro - si dovrebbe preoccupare di conoscere il Palio e di capire quanto questa manifestazione sia davvero veicolo di promozione del nostro paese. E’ davvero incredibile che un ministro italiano rilasci dichiarazioni come questa, del tutto priva di fondamenti, mai era accaduto in precedenza. Il nostro Palio rispetta l’ordinanza del sottosegretario Martini per la tutela degli animali: ogni cavallo è visitato sia nell’inverno, durante gli allenamenti che nell’estate, prima e durante la manifestazione, e di ogni cavallo sono verificate le caratteristiche fisiche e le condizioni». A testimoniare l’attaccamento dei senesi per gli animali, è Andrea De Gortes – passato alla storia del Palio come Aceto, l’insuperato vincitore di 14 edizioni. Ora si è ritirato nella magnifica campagna di Asciano, circondato da cavalli, cani e polli. «Forse il ministro non sa – spiega – che i senesi amano i cavalli come figli. C’è poi una grande differenza tra la Corrida e il Palio: in Spagna, il toro viene mandato nel’arena per essere ucciso, i nostri cavalli corrono. Certo è che, essendo animali che pesano 4-5 quintali, sono a rischio di cadute, ma ogni giorno, in tutti gli ippodromi del paese, muoiono moltissimi animali, senza che nessuno se ne preoccupi. Quando è capitato che un cavallo si è fatto male correndo, ho visto la gente piangere, non credo che questo accada spesso». Sul piede di guerra anche la Lega. «Non accetteremo mai l’abrogazione del Palio e di altre feste simili - tuona il senatore della Lega e sindaco di Feltre Gianvittore Vaccari – le tradizioni culturali di millenaria memoria non possono essere cancellate dagli annali storici». L’invettiva si conclude con un invito al ministro a essere presente al Palio di Feltre dell’8 agosto. «Venga ad assistere a una di queste manifestazioni e guardi quanti turisti da tutto il mondo sono estasiati da queste kermesse che riportano indietro nel tempo». Un invito arriva anche da Foligno, dove il 12 settembre si tiene la Giostra della Quintana. E se il responsabile del Turismo del Pd Armando Cirillo bolla la proposta di abolire il Palio come «una bischerata», il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri interviene nella mischia al grido di «viva il Palio di Siena, evento ricco di tradizione e di sana cultura popolare». L’unico plauso arriva dagli ambientalisti. «Il ministro riceve la nostra piena solidarietà» commenta Walter Caporale, presidente degli Animalisti italiani. «Ne faremmo volentieri a meno anche noi» gli fa eco Ciro Troiano, responsabile dell’osservatorio nazionale sos-mafia della Lav. Poco, così che la Brambilla in serata è costretta a precisare: «Non ho proposto l’abolizione di alcuna manifestazione, né tanto meno del palio di Siena, tradizione molto celebrata e sulla quale non ho espresso alcun giudizio. Ho annunciato un’analisi approfondita del panorama delle feste popolari che hanno luogo nel nostro paese e che coinvolgono gli animali per valutare se esse siano tutte portatrici di positivi benefici della nostra immagine all’estero o se per alcune di esse prevalgano gli effetti negativi legati allo sfruttamento degli animali». Così il ministro spera di evitare l’effetto-boomerang sul turismo che deve promuovere.