PAOLA COPPOLA, la Repubblica 5/8/2010, 5 agosto 2010
CALDO RECORD E CONDIZIONATORI ECCO L´ESTATE DEGLI SPRECHI - ROMA
Estate rovente in città. Via di fuga dalla calura, in ufficio o sul divano di casa, il condizionatore: marcia senza sosta, soffia temperature (spesso) glaciali. Non gradita a tutti l´aria fredda, ma pur sempre una soluzione per chi non va in vacanza.
Un mese come luglio, non se lo ricordavano da almeno dieci anni quasi tutti i principali centri italiani. I consumi elettrici sono lievitati, con un record di 31,5 miliardi di chilowatt all´ora, secondo gli ultimi dati di Terna, più 5,4 per cento rispetto allo stesso mese del 2009. Con il termometro vicino ai 40 gradi, i condizionatori hanno fatto la loro parte nel trainare i consumi elettrici. Ma a farli crescere ha contribuito anche il popolo degli "ecodistratti", quelli che in cerca di refrigerio accendono l´aria fresca ma non si curano, ad esempio, di chiudere le finestre. Spreconi, in una parola: i milanesi lo sono più degli altri (il 39% lascia le finestre aperte mentre sono accesi) seguiti da messinesi e napoletani, i più virtuosi sono i bolognesi a pari merito con triestini (9%) e catanesi (4%).
È il quadro dei comportamenti degli italiani quando devono maneggiare questi apparecchi che emerge da un´indagine di Cittalia, il centro ricerche delle città e dei comuni d´Italia dell´Anci. L´apparecchio che spara il freddo resta la soluzione più adottata e, incurante della crisi, ha registrato un boom di vendite alla vigilia del grande caldo. I palermitani non ne possono fare a meno: tre famiglie su quattro ne hanno uno, dice la ricerca. A Roma la corsa ad accenderlo che si è scatenata lo scorso 20 luglio ha contribuito al picco dei consumi energetici e a raggiungere un nuovo record storico estivo di potenza elettrica (2.383 megawatt erogati). Nello stesso giorno a Milano salivano i consumi del 5-6 per cento rispetto a un anno prima. E non che manchi la convinzione - chiarisce l´indagine - che ridurne l´uso serva a contrastare l´inquinamento ambientale, ma una persona su 5 non lo farebbe per alcuna ragione al mondo, soprattutto a Napoli, Messina e Reggio Calabria.
E sì che combattere l´afa così costa caro: in una stagione si può arrivare a spendere fino a 160 euro. Se si vuole risparmiare e contribuire all´ambiente «bastano pochi trucchi», racconta Stefano Casiraghi, esperto di energia di Altroconsumo. Si comincia con la scelta del condizionatore più adatto alle proprie esigenze e dallo studio del punto dove va installato. «Sbagliato per ragioni estetiche metterlo davanti a ostacoli come mobili e librerie alte, che ne riducono la potenza, e sbagliato metterlo in modo che l´aria arrivi diretta, ad esempio, sul divano», dice l´esperto. E ancora: isolare l´ambiente da raffreddare, la temperatura a cui si regola, se troppo bassa, può nuocere alla salute. «Deve essere tra i 26 e i 28 gradi, e comunque mai al di sotto degli 8 gradi di differenza rispetto a quella esterna». Tenere la finestra aperta è un errore, ma nell´uso dei condizionatori se ne fanno tanti: «I vetri devono essere oscurati con parasole o si rischia di non riuscire a raffreddare l´ambiente», continua. Attivare la funzione di deumidificazione serve a consumare meno: «Eliminando l´umidità - dice l´esperto - si ottiene una temperatura di refrigerio senza far scendere troppo la temperatura».