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 2010  agosto 05 Giovedì calendario

TPS, GIRO D’AFFARI IN ITALIA DA 2 MLN


Non soltanto superconsulente del governo greco alle prese con una crisi durissima. Anche in Italia l’ex ministro dell’economia, Tommaso Padoa-Schioppa, ha il suo bel daffare tra consulenze finanziarie e gestionali. Un’attività che Tps ha particolarmente incrementato l’anno scorso, riuscendo a centrare un giro d’affari di quasi 2 milioni di euro.

Il predecessore di Giulio Tremonti al vertice del dicastero di via XX Settembre, per entrare nel dettaglio, è da un anno presidente della Promontory Financial Group Italy, una srl dal variegato business nella consulenza rivolta a soggetti finanziari privati ma anche a enti pubblici. La società fa integralmente capo all’omonimo gruppo americano, fondato nel 2001 da Eugene A. Ludwig, ex Comptroller of the Currency, l’Agenzia di supervisione delle banche americane, che si trova a Washington. Ma nel suo organigramma, nel corso degli anni, sono passati ex banchieri ed ex ministri di diversi paesi.

In Italia la Promontory Financial Group, che ha sede a Milano, è operativa dal 26 ottobre del 2007. Ma dal giugno del 2009, come detto, al suo timone ci sono Padoa-Schioppa (che è anche a capo della Promontory Europe), in qualità di presidente, e Raffaele Cosimo, ex top manager di Bnl, in qualità di amministratore delegato.

A fine 2009, come emerge dal bilancio della controllata italiana chiuso al 31 dicembre dello stesso anno, la società ha registrato un fatturato di 1.859.931 euro, in sensibile aumento rispetto a 1.010.695 euro dell’anno precedente. Stessa sorte ha investito gli utili, cresciuti da 64.008 a 116.298 euro.

Certo, nel corso di questi due anni di attività la società guidata da Tps è andata avanti soprattutto grazie ai finanziamenti arrivati dalla casamadre americana, che sono arrivati alla cifra di 1.157.923 euro. Questi finanziamenti, si legge nella nota integrativa, «sono stati concessi al solo fine di evitare il più oneroso ricorso ad altre forme di finanziamento esterne alla compagine societaria e sono da considerarsi infruttiferi di interessi». Insomma, la controllata italiana non dovrà subire oneri in conseguenza della loro erogazione. In bilancio, peraltro, risultano in aumento un po’ tutte le voci. Per esempio quella relativa alle disponibilità liquide, cresciute da 270.861 a 391.295 euro. E la crescita del business, naturalmente, ha comportato anche una dilatazione dei costi della produzione. All’interno di quest’ultima categoria, l’impennata maggiore ha riguardato i costi per servizi, passati da 874.487 a 1.604.361 euro.

Si può peraltro ricordare che Padoa-Schioppa, oltre al fresco incarico per il governo greco e alla presidenza della Promontory, dal giugno di quest’anno è anche presidente dei Trustees della International accounting standards committee foundation, il corpo indipendente responsabile dello sviluppo e della promulgazione degli standard contabili internazionali, sarebbe a dire la «grammatica contabile» a cui si devono uniformare i bilanci delle società quotate.