Sandro Modeo, Corriere della Sera 5/8/2010, 5 agosto 2010
SE L’INTUIZIONE ARRIVA NEL SONNO
Si sa, più o meno, che il sonno e il sogno sono degli stati neurobiologici tutt’altro che passivi. Così come si sa che in questa attività inconscia certi circuiti possono aiutare a risolvere dubbi o a stanare ricordi, là dove l’ostinazione della veglia è impotente («La notte porta consiglio»). Meno noto è come alcune scoperte scientifiche siano state elaborate proprio da certe rivelazioni notturne: Kekulé ha intuito la struttura dell’anello benzenico dalla visione onirica di un serpente che si mordeva la coda; Mendeleev (foto) ha ricavato il suo «sistema periodico» degli elementi chimici dopo averli sognati distesi su una vasta tavola; e Otto Loewi ha visualizzato in sogno quegli esperimenti sul cuore delle rane che lo avrebbero portato a capire la trasmissione degli impulsi nervosi. «La coscienza domina ma non governa» scrive Valéry. Spesso, è una fortuna.