5 agosto 2010
Tags : Amy Hempel
Hempel Amy
• Chicago (Stati Uniti) 14 dicembre 1951. Scrittrice • «Quando i racconti di Amy Hempel sono usciti negli Stati Uniti con il semplice titolo Collected Stories la critica americana ha celebrato la pubblicazione come un “importante evento letterario”. In questi termini si è espresso il Village Voice, mentre il Chicago Tribune ha definito la voce dell’autrice “unica” e la sua evoluzione artistica “fenomenale”. Il Publisher Weekly ha parlato di una scrittrice “magistrale” e il New York Times ha scritto con tono perentorio “leggete questo libro”, definendo i racconti “originali” e “perfetti”. La Hempel è una maestra indiscussa dell’arte del racconto, e, come Alice Munro, ha costruito il proprio itinerario espressivo unicamente su storie brevi. [...] Il suo mentore è stato [...] Gordon Lish, e i primi racconti, scritti negli anni Ottanta, risentono dell’influenza di Raymond Carver. Si tratta tuttavia di un’ispirazione rielaborata in maniera estremamente personale, e basta addentrarsi in queste storie lunghe a volte una sola pagina per rendersi conto di trovarsi di fronte a una sensibilità originale che si esprime per immagini forti, nei quali i dettagli danno un senso compiuto a un’atmosfera gravida di dolore e speranza. “Se non avessi conosciuto Gordon Lish non sarei diventata la scrittrice, e forse neanche la donna che sono oggi [...] Prima di conoscerlo leggevo gli scrittori che pubblicava su Esquire, come Mary Robison e Raymond Carver. Sentivo di essere vicino alla sua sensibilità, e quando ho saputo che avrebbe insegnato alla Columbia ho fatto di tutto per essere ammessa nella sua classe [...] i tre elementi che ritiene indispensabili per scrivere: l’ossessione, il coraggio e qualcosa che sia degna di attenzione. E il consiglio che ripeteva: non preoccuparti di chi sei migliore di ma da chi sei diverso. A lui devo il primo contratto, e, soprattutto, il fatto di considerare la scrittura come qualcosa di vitale [...]”» (“la Repubblica” 5/9/2009).