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 2010  agosto 05 Giovedì calendario

SANGUE E FICTION

C’erano una volta sentenza, appello e cassazione. Una volta, appunto: ora a non mettere giudizio è arrivata la fiction. L’ultima intrusione nel normale iter processuale è per il delitto di Garlasco: la giustizia non ha ancora scritto l’ultimo capitolo che già si scrive il copione. Almeno a dar retta a La Provincia Pavese, che cita una non meglio precisata “notizia lanciata su Internet da un magazine di cultura e spettacolo” e viene ripresa urbi et orbi: “A fine agosto inizieranno in Piemonte le riprese di un film tv destinato a Canale 5 sull’omicidio di Chiara Poggi. Ad interpretare Alberto Stasi sarà il giovane attore Patrizio De Bustis, mentre Chiara avrà il volto di Giulia Michelini”. Vero, falso, X ? Innanzitutto, la ricorrenza: si racconterà, si dovrebbe raccontare l’assassinio di Chiara, uccisa a 26 anni il 13 agosto 2007, nella sua abitazione di via Pascoli 8 e, ovviamente , il lungo, mediatizzato processo di primo grado, concluso a dicembre 2009, che ha visto l’assoluzione del fidanzato 27enne Alberto.
L’amarezza
di un padre ferito
QUINDI, la notizia arriva nel terzo anniversario: sospetta, comunque sciacalla. “Per noi significa riportare a galla il dolore.Nonègiustochevengafattounfilmsuunatragediadelgenere, io non lo guarderei. L’ho saputo oggi dalla televisione: vorrei impedirlo, ma non so se posso farlo. Non sta a me giudicare una cosa simile, ma io non la farei”, commenta Giuseppe Poggi, il papà di Chiara, e come dargli torto? Poi arriva il primo fake, la dichiarazione campata in aria: “Interpretare questo ruolo mi dà grande forza. Alberto è un personaggio con mille sfaccettature, è una grande sfida per me sia professionale che umana” avrebbe detto, parola di Rete, Patrizio DeBustis,mal’interessatonega decisamente. Quel virgolettato, non il film, per cui – dice – “ho firmato il pre-contratto: il progetto esiste, ma hanno riportato una notizia approssimativaeaffrettata.Nonsigirerà a fine agosto, ma quando il processo sarà totalmente finito, quindi dicembre!”. Napoletano, 24 anni, comparsate in Nine, il musical felliniano di Rob Marshall, e Crimini 2, a teatro conPasspartùperlaregiadiMassimiliano Bruno, non lo lasciamo scappare, ma quale sia la produzione coinvolta De Bustis non se lo fa sfuggire. Per obbligo contrattuale: “Un mese e mezzo fa ho fatto quattro provini per il ruolo di Alberto Stasi, e mi hanno preso. Ma ho firmato anche per tenere la notizia top secret: a leggere le news online sono rimasto scioccato, sconvolto.Evalelostessoperla Michelini, che conosco bene: ne sa quanto me, nessuno ci ha mai detto che il primo ciak si sarebbe battuto ad agosto”. Viceversa ,DeBustisavanzal’ipotesi di dicembre: “Ma è un mio calcolo,duepiùdue,perchéallora il caso sarà chiuso...”. In realtà, così non è, ma soprassediamo. Comunque, lo definisce “un ruolo abbastanza stimolante, una grande prova, e parlo da attore, a cui si profila il primo lavoro importante. Certo, è anche un ruolo controverso: non abbiamo ancora girato e già sono scoppiate mille polemiche, a tutto vantaggio della mia carriera, dopo aver tanto studiato...”. Se su Stasi puntualizza: “È una personaforte,nonè mai crollato nonostante tutto: sarà bello dargli corpo”, viceversa, riferisce il panico di genitori e amici alle indiscrezioni trapelate: “Sono rimasti agghiacciati anche loro, ma sono contenti per me. D’altra parte, io rimango coi piedi per terra: oggi c’è, domani chissà, potrebbe svanire tutto, anche per questioni legali...”. Appunto, i legali: “Vedremo se la vicenda sarà raccontata facendo riferimento solo alla sentenza di assoluzione in primo grado o se daranno un taglio diverso, anche perché l’iter processuale non è ancora concluso. In secondo luogo, vorrei ribadire che la famiglia Poggi ha sempre rispettato il diritto di informazione, ma è fortemente contraria alla spettacolarizzazione della tragedia che li ha colpiti. Con questo non vogliamo fare il processo alle intenzioni: vedremo e valuteremo”, afferma l’avvocato Gianluigi Tizzoni, mentre Giuseppe Colli, che ha difeso Stasi con il fratello Giulio e il professor Angelo Giarda, dice di “non essere al corrente di questo progetto di film televisivo. Quando ne sapremo di più faremo le nostre valutazioni”. Se nella sua famiglia stappano lo spumante o quasi, De Bustis confessa di “poter capire il disagio” dei Poggi e degli Stasi: “Se mi metto nei loro panni, non vorrei che mio fratello o mia sorella finissero in una fiction . Per contro, sono un ragazzo che vuole emergere e, se la sceneggiatura è scritta con criterio, credo che un film potrebbe fare chiarezza”. Ma fin dove si spingerà il caso Garlasco sul piccolo schermo? “Ho letto il soggetto,ilfinaleerapercosìdire aperto, ma si fermava all’assoluzionediprimogrado”,conclude De Bustis.
Il mistero si
infittisce
QUINDI? La fiction c’è, la finzione pure: dalla Film Commission Torino Piemonte fanno sapere che nessuna produzione si è messa in contatto per un progetto su Garlasco. Ovviamente, non è un obbligo farlo, ma il mistero si infittisce: la logistica, le facilitazioni e le location messe a disposizione rendono oggi le Film Commission quasi una conditio sine qua non per le produzioni cine-televisive. Non resta che interpellare il destinatario, anzi l’emittente, che prontamente rimanda al mittente il “pacco Stasi”: “Non ne sappiamo nulla”, dicono da Mediaset Fiction, puntualizzando“comeR.T.I.nonabbiain cantiere per Mediaset e Canale 5alcunafiction-tvsuGarlasco”, ma aggiungendo: “Se qualcuno presenta un progetto, non diciamo mai di no. Ce ne saranno 5 milioni, su Grace Kelly e via dicendo, ma quanti verranno effettivamente realizzati e trasmessi?”. La mano che ha tirato la pietra, dunque, va ricercata negli esterni di Cologno Monzese: “C’è capitato altre volte che i produttori facciano di questi annunci estivi, calcando la mano. D’altra parte, il nostro managementèinferie”.Quindi tutti al mare, mentre a Garlasco si aggirano nuovi, eterei sciacalli.