Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  agosto 05 Giovedì calendario

Ecco il super-radar che spia i segreti degli automobilisti - Addio «segreti». La Sviz­zera riservata e discreta va a farsi benedire

Ecco il super-radar che spia i segreti degli automobilisti - Addio «segreti». La Sviz­zera riservata e discreta va a farsi benedire. Già ex paradi­so fiscale, ora studia da «spio­na » in nome della tolleranza zero. Contro gli automobili­sti. Ne sanno qualcosa quelli di Ginevra, città cavia della nuova diavoleria tecnologica più esasperata: il «TraffiStar Sr 590», un super-radar in gra­do di controllare contempo­raneamente una ventina di autovetture. Dicono sia in grado di rivol­tare veicoli e automobilisti co­me un calzino e lo definisco­no come il più terribile dei «grandi fratelli». Qualcuno ha già fatto la sua conoscen­za, e sembra che le conse­guenze siano devastanti... Due soli esemplari, per il mo­mento, installati in altrettan­ti incroci di Ginevra. «Sperimentazione di nuo­ve e più sofisticate tecnolo­gie », minimizzano i tutori del traffico. In realtà, il super-ra­dar si prepara a una vera e propria invasione senza pre­cedenti. E non solo in Svizze­ra. Per ora, dovrebbe limitar­si a rilevare la velocità, o un semaforo saltato. Ma è in gra­do di fotografare (ad alta defi­nizione) un automobilista che non rispetta lo stop, che non dà la precedenza ai pedo­ni, che occupa le corsie riser­vate ai mezzi pubblici. Il nuovo marchingegno è stato sviluppato dalla società svizzera «Multanova» in col­laborazione con «Robot», azienda tedesca specializza­ta nelle tecnologie ottiche e nella meccatronica. Il nuovo prodotto utilizza il sistema co­siddetto «3D tracking radar», in grado di controllare con­temporaneamente più ogget­ti, decisamente diverso dal si­stema­a sensori laser che con­traddistingue i comuni auto­velox. Gli ingombri del «gran­de occhio» sono contenuti: più o meno le dimensioni di un televisore portatile con due obiettivi fotografici ad al­ta definizione. Che «vedono» fino a 500 metri e che scatta­no fotogrammi a raffica per immortalare tutte le mano­vr­e precedenti e successive al­l’infrazione. Inoltre TraffiStar è in grado di monitorare ben quattro corsie contemporaneamen­te e «leggere» senza problemi fino a dieci infrazioni al codi­ce della strada. Il periodo di sperimentazio­ne, stando ai tecnici, dovreb­be concludersi nel 2011. Il modello più economico costa circa 50mila euro, il più sofisticato fino a 150mila. Tut­tavia un radar altrettanto «ter­ribile » è stato sperimentato in Italia nel 2008, un sistema di rilevamento costituito dal dispositivo «TraffiStar SR 520» di Lindblad e Piana Srl (omologazione del ministe­ro delle Infrastrutture e dei Trasporti). Anche questo si­stema, interamente gestibile da remoto, è in grado di con­trollare fino a 4 corsie con identificazione in automati­co della corsia dove si è verifi­cata l’infrazione.