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 2010  agosto 01 Domenica calendario

LA RAI GIRA DUE MILIONI A CASA FINI

Gianfranco Fini è il capo della Camera dei deputati, guida i lavori di 630 onorevoli e comanda su quasi 2 mila dipendenti. Ma a casa sua è l’ultima ruota del carro. All’anagrafe del comune di Roma non ci sono dubbi: nello stato di famiglia l’intestatario scheda (formula che oggi indica il capo di famiglia) non è Fini,
ma Elisabetta Tulliani. E il nucleo familiare a carico del biondo avvocato che abita ancora nella casa di Valcannuta conquistata all’epoca (...) del fidanzamento con Luciano Gaucci (che ne rivendicherebbe la comproprietà) è piuttosto nutrito: ci sono le due piccole figlie Carolina (nata il 2 dicembre 2007) e Martina (nata il 10 ottobre 2009), il padre del-
le stesse che è appunto Fini Gianfranco, nato a Bologna il 3 gennaio 1952 e ancora coniugato con Daniela Di Sotto e a sorpresa anche papà e mamma Tulliani. Risultano nello stato di famiglia anche Sergio Tulliani, nato a Roma il 25 aprile 1943 e la di lui consorte Francesca Frau, nata a Bonorva, provincia di Sassari il 19 dicembre 1947.
UN INCONTRO FORTUNATO
Solo qualche anno fa il nucleo familiare era assai più ristretto: nel 2005 c’erano Elisabetta con papà, mamma e il fratello Giancarlo. Anche se aveva casa di proprietà (che secondo la leggenda deriva proprio dalla schedina del Totocalcio vinta insieme a Gaucci), i Tulliani non nuotavano nell’oro.
Complessivamente il loro reddito dichiarato ammontava a 32.690 euro lordi più altri 10.616 euro di reddito da lavoro autonomo dichiarati da Elisabetta. Pagati 7.481 euro di imposte, non restava un granché per navigare nell’oro. Il fratello di Elisabetta, quello che oggi vive a Montecarlo nella casa che la contessa Anna Maria Colleoni lasciò in eredità ad Alleanza Nazionale, non presentò nemmeno la dichiarazione dei redditi. Mamma Francesca la presentò ed era piena di zeri: nessun reddito nell’anno. Papà Sergio aveva un reddito lordo di 26.256 euro, Elisabetta un reddito imponibile lordo di 6.434 euro oltre a quei 10.616 di reddito da lavoro autonomo.
Nella sua dichiarazione era indicato anche il mestiere da cui arrivavano questi pochi fondi: codice 92.200, attività radiotelevisive. Fu proprio in quel magro 2005 che la Tulliani conobbe Fini e quell’incontro anche sotto il profilo economico avrebbe cambiato radicalmente la vita di tutto il nucleo familiare. Con la nascita delle due deliziose bimbe, certo ci sono più spese da sostenere.
Ma intanto è entrato nel nucleo Fini che sarà a carico ma è riuscito a portare a casa prima lo stipendio da deputato e poi quello da presidente della Camera.
Nella sua ultima dichiarazione dei redditi resa pubblica, quella del 2008, il reddito dichiarato era di 142.243 euro. I parlamentari però ricevono quasi il doppio di quella somma (che nel 2009, primo anno intero da presidente della Camera è sicuramente cresciuta verso i 170 mila euro) perché a parte l’indennità base che va dichiarata ricevono altri 8 mila euro netti al mese circa che non vano inseriti nella dichiarazione dei
redditi essendo a titolo di rimborso spesa.
Ma la svolta non è arrivata solo con quello stipendio in più che già valeva cinque volte quello del nucleo familiare di provenienza.
NUOVI AFFARI
Per una singolare coincidenza da quando è entrato Fini nel gruppo prima il fratello di Elisabetta, Giancarlo e poi perfino mamma Francesca hanno scoperto una vocazione imprenditoriale: quella di produttori radiotelevisivi. La prima società, la Giant Entertainment group, è stata aperta e chiusa nel di-
cembre 2008. Le successive, Giant Entertainment srl e Absolute television media srl sono nate nel 2009. E proprio dopo che Fini aveva fatto il salto di carriera diventando presidente della Camera il suo nucleo familiare ha compiuto analogo salto imprenditoriale, trovando un solo cliente, ma assai redditizio: la Rai, radiotelevisione di Stato. Per la stagione televisiva 2009-2010 At media guidata da mamma Francesca è riuscita a strappare alla direzione risorse televisive della Rai un contrattone da 1.592.220 euro legato al programma “Per capirti” in onda su Rai Uno. L’ultima variante contrattuale è stata stipulata nel mese di marzo 2010. Se si pensa al non lontano 2005 quella somma da sola valeva 50 volte il reddito annuale dei Tulliani. Ma non è bastata: nel dicembre 2009 At media di mamma Francesca ha strappato alla Rai un secondo contratto, da 120 mila euro per il programma Check In. Non si conoscono invece la somme percepite per un terzo lavoro fatto in viale Mazzini: acquisto e rivendita a Rai di diritti tv su prodotti di terzi. Secondo gli esperti del settore varrebbe fra i 5 e i 600 mila euro annui, ma qui non ci sono certezze.
Certo i quasi due milioni pagati dalla Rai a una società appena nata e nemmeno iscritta all’albo dei fornitori (un’anomalia) sono andati a beneficiare un nucleo familiare di cui faceva parte anche il presidente della Camera, e qualche imbarazzo hanno creato almeno in viale Mazzini.