Filippo Facci, Libero 4/8/2010, 4 agosto 2010
MINCULBOND
Si può dire in tanti modi, per esempio: Bondi chiede ai giornali di indagare sul caso Fini-Montecarlo. Oppure, peggio: in Italia il ministro della Cultura chiede ai giornali di indagare sul presidente della Camera. Oppure, peggio ancora: in una democrazia non pare bello che proprio il ministro della cultura (ex minculpop) se la prenda coi giornali e dica loro quali articoli scrivere, minacciando altrimenti ha scritto Bondi al direttore del Corriere di farne nascere «un caso che non potremmo non additare ai lettori del Suo quotidiano». Oppure, stra-peggio ancora: lunedì Bondi ha scritto al Corriere dettandogli perentoriamente la linea editoriale, dopodiché, martedì uscita finalmente sul Corriere una pagina sul caso FiniMontecarlo è passato ad occuparsi de La Stampa: «L’inchiesta comincia ad affacciarsi anche sulle pagine dei grandi quotidiani... con l’eccezione però de La Stampa, che mantiene al riguardo un encomiabile riserbo». In conclusione, quattro domande al ministro Bondi: 1) un membro del governo chiede ai giornali di colpire i presunti traditori interni: le pare normale?; 2) intanto Lei chiede ai finiani lealtà verso il governo: si sente furbo?; 3) fare inchieste, e all’occorrenza notare chi non scrive che cosa, è anche il nostro lavoro: ma lasciarcelo fare? 4) È agosto, vacanze niente?