Simone Di Segni, “La Stampa” 5/8/2010;, 5 agosto 2010
«La gestione della Lazio fu tutt’altro che scellerata. I movimenti del club non ebbero nulla a che fare con i gravi fatti che coinvolsero il gruppo Cirio
«La gestione della Lazio fu tutt’altro che scellerata. I movimenti del club non ebbero nulla a che fare con i gravi fatti che coinvolsero il gruppo Cirio. La Lazio era una società all’avanguardia, un astro nascente nella politica sportiva: fui il primo ad applicare la logica delle plusvalenze e degli ammortamenti. Avrò speso più di 200 miliardi di lire per fare grande la squadra, ma riuscii a cedere a cifre esorbitanti giocatori come Vieri, Nesta, Crespo, Veron, Nedved. Eravamo autogestiti, ma nessuno se ne accorse». (Sergio Cragnotti)