Gian Marco Chiocci Massimo Malpica, il Giornale 4/8/2010, pagina 1, 4 agosto 2010
Scatole cinesi per far sparire la casa a Montecarlo - «Giornalisti italiani? Alleanza nazionale? L’appartamento di Montecarlo? Guardi, io non so di che compravendita stia parlando, non so nulla di questo immobile né del partito italiano che lo avrebbe venduto, e anche se lo sapessi non vedo perché dovrei dirle nulla a riguardo: io non ho l’abitudine di parlare degli affari dei miei clienti
Scatole cinesi per far sparire la casa a Montecarlo - «Giornalisti italiani? Alleanza nazionale? L’appartamento di Montecarlo? Guardi, io non so di che compravendita stia parlando, non so nulla di questo immobile né del partito italiano che lo avrebbe venduto, e anche se lo sapessi non vedo perché dovrei dirle nulla a riguardo: io non ho l’abitudine di parlare degli affari dei miei clienti. No, non è una questione di atti coperti da segreto, ma di rapporto professionale. Non capisco cosa pensate di poter sapere da me, visto che si tratta di affari dei miei clienti». Gentile ma blindato, James Walfenzao. Eppure, stando all’atto di compravendita con il quale l’11luglio 2008 An cedette alla Printemps Ltd l’appartamento al 14 di boulevard Princesse Charlotte, il Mister X dell’ affaire che imbarazza la famiglia Fini ora occupato dal «cognato» del presidente della Camera, Giancarlo Tulliani, Walfenzao di quella vendita dovrebbe saperne. Come mai? Facciamo un passo indietro, e torniamo alle nuove carte di cui il Giornale è venuto in possesso e che si rifanno aidue atti ufficiali di compravendita che nel 2008 hanno interessato la casa che Anna Maria Colleoni regalò a Fini e ad An alla sua morte, insieme al resto del suo patrimonio. Occorre fare attenzione ai nomi, alle società offshore , alle date, alle circostanze note e meno note. Perché dietro a tutto si nasconde il vero regista di questa operazione finalizzata a nascondere i passaggi di proprietà dell’appartamento dei misteri. Allora. L’11 luglio, nello studio monegasco del notaio Paul-Louis Aureglia, il senatore Francesco Pontone rappresentava il «venditore» An. Per l’acquirente Printemps, si legge nell’atto, c’erano invece due persone: «Il signor Bastiaan, Anthonie Izelaar, amministratore delegato della società, residente a Monaco, avenue des Guelfes, 4; e il signor James Walfenzao, amministratore della società, residente a Monaco, avenue Saint Roman, 7, nelle loro qualità di direttori della società denominata «Jaman Directors Ltd» la cui sede è al numero 10 di Manoel Street, Castries, Saint Lucia, registrata il 30 maggio 2008 nel registro societario di Saint Lucia al numero 2008-00393. La suddetta società Jaman Directors è a sua volta «direttrice» della società acquirente, Printemps Ltd». Walfenzao, dunque, era lì a firmare per comprare l’appartamento. E lui stesso, affermando di non voler parlare degli affari dei suoi clienti, sembra confermare di essere stato un mero intermediario nella compravendita. Che più là si spulcia e più appare come un gioco di scatole cinesi. Tanto da render lecito domandarsi come mai An, per «sbarazzarsi» di un appartamento ambitissimo nel centro di Montecarlo, non abbia trovato di meglio che affidarsi a questa matrioska societaria. Passiamo a esaminare il secondo rogito, quello che certifica la «vente par la société dénommée Printemps Ltd au profit de la société dénommée Timara Ltd». Chi c’era nello studio del notaio, Nathalie Aureglia-Caruso, figlia di Paul-Louis, per firmare il contratto? Per il venditore solo «Monsieur Izelaar, che agisce in nome e per conto della società denominata Printemps Ltd, capitale di 1000 Usd, la cui sede è», come sempre, al solito indirizzo di Saint Lucia. Lo stesso, come noto, dell’acquirente, la Timara Ltd, fondata lo stesso giorno e con lo stesso capitale sociale. E, per il rogito, rappresentata dalla «signora Susan Elizabeth Beach, residente in avenue Princesse Grace, 31 a Monaco». Indirizzo da tenere a mente. Perché ritornerà presto. A pagina dieci del rogito, per esempio, quando il notaio scrive che «per ciò che concerne in particolare le convocazioni da effettuare dall’amministratore del condominio, come previsto dall’articolo 11 della Legge 1329 dell’8 gennaio 2007, così come per tutte le comunicazioni, l’acquirente dichiara di fare elezione di domicilio a Monaco, società Jason s.a.m., avenue Princesse Grace, 31». Così, nel giro di tre mesi, la casa dal tesoretto che An ha ereditato dalla Colleoni finisce alla Timara Ltd creata nel paradiso fiscale di Santa Lucia, che a sua volta indica come indirizzo per le comunicazioni quello della Jason. Società anonima monegasca che sulla sua ragione sociale spiega di occuparsi di Corporate management e servizi fiduciari. Nel «team» della Jason c’è Suzi Beach, ma – più sorprendente – c’è anche Tony Izelaar. Ossia, venditore e acquirente della seconda cessione della casa dove vive Giancarlo Tulliani lavorano insieme, nella stessa società, a Montecarlo. Interessante anche ciò che la Jason ha da offrire ai propri clienti. Si occupa, tra l’altro, di costituire e gestire per conto di «(high net worth) individuals » (ossia persone fisiche, ma molto benestanti) strutture finanziarie dedicate anche a servizi e pianificazione immobiliare, nonché a fornire amministratori e componenti del consiglio d’amministrazione delle società create ad hoc per l’operazione da compiere. Società che non devono essere per forza monegasche, anzi. La Jason s.a.m., spiega il sito web dell’azienda,può «costituire società in varie giurisdizioni ». Antille Olandesi, Cipro, Aruba. E, toh, Saint Lucia. L’isola della Timara e della Printemps, create ad hoc a pochi mesi dalla compravendita dell’immobile Colleoni. Un servizio offerto in collaborazione con Corpag, un network di «Corporate agent». Il cui referente per Monaco è Tony Izelaar. Mentre per Miami, in Florida, e per le Antille Olandesi è James Walfenzao. Stessi nomi, stesse teste. Abbiamo provato a raggiungere sia Izelaar che Walfenzao, ma entrambi non abitano più nei residence monegaschi che avevano indicato come domicilio nei rogiti notarili. Walfenzao l’abbiamo rintracciato con non poche difficoltà ma è stato, come dire, piuttosto abbottonato. Quello che ha detto sembra però certificare che dietro alla doppia compravendita della casa di boulevard Princesse Charlotte, 14, dietro allo schermo di Printemps e Timara, si nasconda qualcuno. Un signor X che voleva comprare l’appartamento da An, senza che le sue generalità fossero pubblicizzate. C’è da capire come mai abbia pescato nel mazzo dei potenziali inquilini, dopo aver deciso di affittare casa, proprio Giancarlo Tulliani, che è curiosamente proprio il fratello di Elisabetta, compagna di vita di Gianfranco Fini, ossia il «proprietario originario » di quella casa, prima dei rimbalzi notarili tra il mar dei Caraibi e la costa Azzurra. E c’è da capire, ovviamente, come mai An e il suo leader abbiano scelto questa strada tortuosa e accidentata invece di cedere semplicemente l’appartamento, per molti soldi in più dei 300mila euro che risultano dal rogito, a un uomo che voleva restare nell’ombra. Una strada tortuosa e accidentata che, incredibilmente, ha portato il giovane imprenditore Tulliani a prender casa dopo il trasloco a Monaco proprio a quell’indirizzo, esattamente in quell’immobile. Strana la vita, no?