Giuseppe Dossena, Corriere della Sera 3/8/2010, 3 agosto 2010
TRENI VELOCI MADE IN ITALY ANSALDO BREDA BATTE ALSTOM
Milano — Sarà targato AnsaldoBreda-Bombardier il nuovo treno superveloce con cui le Fs sfideranno la concorrenza sulle linee ad alta velocità. A cominciare da quella con la Ntv, la nuova società ferroviaria di Montezemolo-Della Valle, il cui debutto è atteso tra poco più di un anno. Ma puntando anche sui ricchi corridoi dell’Europa centrosettentrionale.
La società che fa capo alla Finmeccanica di Pier Francesco Guarguaglini, alleata per la circostanza con il gruppo canadese che in Italia è guidato da Roberto Tazzioli, ha vinto alle buste la maxigara da 1 miliardo e mezzo di euro per 50 treni lanciata dalle Ferrovie, battendo sul filo di lana i rivali francesi dell’Alstom (che peraltro si consolano con la fornitura dei 25 treni «Icaro» commissionati dalla Ntv). E dallo storico stabilimento Breda di Pistoia, dove nacque l’Etr 500 oggi protagonista con i «Frecciarossa» dei collegamenti ad alta velocità delle Fs, uscirà il nuovissimo V300Zefiro: il primo treno progettato per viaggiare fino a 400 chilometri orari e in grado di assicurare una velocità commerciale di 360 all’ora.
Tecnologie innovative con motori distribuiti lungo tutto il treno, che è adattabile alla circolazione in otto diversi Paesi europei, modularità degli interni per offrire una flessibilità di utilizzo in base a differenti necessità, soluzioni semplificate al massimo per la manutenzione, sono queste le caratteristiche ad effetto del nuovo treno, le cui consegne dovrebbero cominciare fra tre anni. Ma a far pendere l’ago della bilancia a favore di AnsaldoBreda-Bombardier non ha di certo giocato un ruolo secondario anche il fattore-prezzo: 30,8 milioni per ciascun treno, contro i 35 milioni chiesti dall’Alstom.
«Per AnsaldoBreda questa commessa è una grande opportunità per riaffermare il proprio ruolo sul mercato nazionale e internazionale e ricostruire su solide basi il suo futuro», ha commentato a caldo il numero uno di Finmeccanica Guarguaglini. Va però anche detto, al di là delle dichiarazioni di circostanza, che per il vincitore della gara l’occasione offerta dalle Fs si presentava come una sorta di ultima spiaggia. Da molti anni relegata al ruolo di grande malato di casa Finmeccanica (il bilancio in rosso è diventato da tempo una costante, e anche l’ultimo esercizio è stato chiuso con una perdita per quasi 160 milioni) AnsaldoBreda si è comunque conquistata una posizione di primo piano tra i maggiori costruttori mondiali, è presente con i suoi treni, tram e metropolitane in quattro continenti, oggi occupa 2.400 dipendenti, ha stabilimenti a Pistoia, Napoli, Reggio Calabria e Palermo e divisioni operative in Francia, Spagna, Norvegia, Danimarca e negli Stati Uniti.
Grazie all’acquisizione della maxicommessa delle Fs, adesso Finmeccanica prevede per Ansaldo addirittura il ritorno al break even del conto economico per il 2011. Un traguardo dovuto anche all’alleanza con Bombardier, che in Italia è concentrata a Vado Ligure, nell’ex stabilimento dell’Abb. Un’unione (d’interesse) nata due anni fa. E guarda caso sulle ceneri di un memorandum of understanding rimasto senza seguito con il rivale di oggi: l’Alstom.