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 2010  agosto 03 Martedì calendario

GRIFFATA MA ECONOMICA PER LA GENERAZIONE LOW COST UN´ALTRA CASA È POSSIBILE

Generazione Ikea. Arrivano nuove opportunità per chi ha pochi soldi da spendere e il desiderio di una casa bella e possibile. Colorati, piccoli, allegri, gli appartamenti degli under 40 (e non solo) sembrano una sfida continua alle ristrettezze del conto in banca. Fortunatamente le proposte dei designer riescono, finalmente, a far quadrare il buon gusto con stipendi mignon. Per gli italiani, che secondo l´Istat nel 68% dei casi (16,9 milioni di famiglie) sono proprietari delle loro abitazioni, fino a qualche anno fa il design era un lusso irraggiungibile. Impoveriti dal mutuo (una tassa obbligata per il 13,4% dei proprietari), una volta acquistate le famose "quattro mura", puntavano ad un arredo essenziale. Da qualche tempo progettisti e aziende sembrano però aver intuito i sogni di questa diffusa, quanto squattrinata, fascia di mercato. La soluzione è arrivata grazie alle nuove proposte delle "griffe" più prestigiose, che spesso hanno ideato seconde linee ad hoc, ma anche da nomi nuovi che offrono divani, tavoli e cucine a cifre ragionevoli. A spiegare questa rivoluzione silenziosa è Giovanni Anzani, ad di Poliform e presidente di Assoarredo: «È stato finalmente recepito un concetto di design accessibile che porta ad un allargamento del lusso, non più considerato un sogno irraggiungibile». Proprio Poliform ha ideato un prodotto che punta alla qualità senza troppi zeri: «Per quelli che noi definiamo giovani, e che vanno dai 25 ai 35 anni, abbiamo ideato una casa di circa 80 metri quadri arredata con un prodotto ecocompatibile e a perfettamente a norma. È disegnato da star come Paola Navone, Carlo Colombo e Marcel Wanders e lo abbiamo definito high design low budget».
Quasi miracolosamente le case, in pochi anni, hanno così cambiato aspetto. Ed è stata proprio l´Ikea l´apripista della nuova tendenza. «Quello che noi abbiamo visto è stato un "effetto democratizzazione" - spiega il responsabile della comunicazione Ikea per l´Italia, Valerio Di Bussolo - che ha abituato la gente a confrontarsi con una scala di prezzi diversi rispetto a quelli degli anni ´80. Diciamo che con questo cambiamento, introdotto da noi, tutti i produttori hanno dovuto fare i conti con un nuovo rapporto qualità prezzo e il mercato ha subito una forte scossa». Grazie ai prezzi più contenuti, le persone sembrano aver perso quella sorta di "soggezione" che avevano verso il design. «In generale c´è un atteggiamento più rilassato e gli italiani hanno rapidamente recepito il concetto che il bello non dipende dal portafoglio, ma dal buon gusto e dalla capacità di mischiare diversi prodotti tra di loro - spiega Di Bussolo - in questo siamo stati molto sorpresi dall´Italia che pensavamo fosse un Paese più conservatore e invece ha accettato la sfida di vedere rivoluzionare la propria abitazione con il proprio budget modesto».