Paolo Stefanato, il Giornale 3/8/2010, pagina 15, 3 agosto 2010
Alta velocità, vincono Ansaldo e Bombardier - L’impegno che Mauro Moretti, amministratore delegato del gruppo Fs, ha preso da tempo è ambizioso: «Dovrà essere il miglior treno ad alta velocità del mondo»
Alta velocità, vincono Ansaldo e Bombardier - L’impegno che Mauro Moretti, amministratore delegato del gruppo Fs, ha preso da tempo è ambizioso: «Dovrà essere il miglior treno ad alta velocità del mondo». E ieri la commissione delle Fs, a otto mesi dall’inizio della gara, ha scelto chi lo fornirà: il nuovo Etr 1000 sarà costruito dall’associazione temporanea di imprese costituita per l’occasione da AnsaldoBreda del gruppo Finmeccanica (60%) e dalla canadese Bombardier (40%), uno dei grandi gruppi mondiali, produttore di treni e di aerei. Battuta «ai punti» la francese Alstom, che è stata superata sia nel punteggio assegnato alla parte tecnica, sia in quello riguardante il prezzo, 30,8 milioni il treno Ansaldo-Breda Bombardier, 35 milioni l’Alstom. Visto che si tratta di un ordine di 50 convogli, il valore della commessa è complessivamente di oltre 1,5 miliardi. Il cda delle Fs, di giovedì 5 agosto, darà l’imprimatur ufficiale. Le caratteristiche del nuovo Etr, che entro tre anni andrà a incrementare la flotta delle Fs, sono così sintetizzabili: 360 chilometri all’ora la velocità commerciale, 400 quella massima, 200 metri di lunghezza, motori distribuiti lungo tutto il treno, 600 posti di capienza, raddoppiabili a 1.200 perché i convogli sono accoppiabili; il treno è interoperabile, adatto cioè alla circolazione in otto diversi Paesi, cosa che permetterà (si spera) l’ingresso in nuovi mercati europei; il sistema diagnostico è in grado di prevedere in anticipo eventuali guasti. É innovativo in termini di risparmio energetico, di ventilazione nei vagoni - modulata in base al numero dei passeggeri- e recupera l’energia delle frenate come nella Formula 1. Il treno sarà prodotto interamente in Italia, negli stabilimenti di Vado Ligure (Bombardier) e di Pistoia (AnsaldoBreda). Soddisfatti gli amministratori delegati vincitori, rispettivamente, Roberto Tazzioli e Salvatore Bianconi; ma soddisfatti anche i sindacati (in particolare Giovanni Sgambati, Uil) per la rivitalizzazione che la commessa porterà negli stabilimenti. Cauto e «moderatamente preoccupato » il commento di Alstom, che è presenta in Italia «con impianti che occupano 3mila persone, il cui export non basta a mantenere la struttura industriale. Ci concentreremo dicono dalla sede italiana - sulle prossime gare delle Fs per i treni regionali e per il segnalamento per sostenere la nostra capacità produttiva». Molti osservatori di cose ferroviarie si aspettavano comunque l’aggiudicazione della gara ad AnsaldoBreda e Bombardier. Per vari motivi: innanzitutto, per tradizione le ferrovie monopoliste sostengono l’industria nazionale, poi il gruppo Alstom già fornisce gli Agv a Ntv, il concorrente privato delle Fs nell’Alta velocità che comincerà a operare l’anno prossimo. Acuto il commento di un addetto ai lavori: «Per AnsaldoBreda vincere la gara era questione di vita o di morte, per Alstom era un fatto di prestigio». L’azienda italiana viene infatti da anni di crisi molto pesante, che la perdita di 160 milioni nell’ultimo bilancio indica solo in parte. Basti ricordare l’inglorioso episodio dei ritardi nelle consegne derivanti da un ordine delle ferrovie danesi, costati da soli penali per oltre 300 milioni di euro. Alcuni vedono nell’alleanza con Bombardier anche una possibile via d’uscita per l’azionista Finmeccanica, che potrebbe cedere l’azienda ai canadesi.Ma questa è una congettura che si rincorre da tempo, ma che, fino a questo momento, non ha avuto schiaccianti elementi di sostegno.