3 agosto 2010
BAGGIO, IL RITORNO DEL CODINO
Qualche capello grigio in più ma il fascino è immutato. Al suo arrivo in Figc, Baggio si nasconde dietro un paio di occhiali a specchio per poi - dopo due ore di colloquio con il presidente Abete, il direttore generale Valentini e il presidente dell’Assoallenatori Ulivieri – ripresentarsi con lo sguardo divertito e annunciare: «Ho dato il mio assenso, da parte mia c’è la massima disponibilità a ricoprire il ruolo di presidente del settore tecnico di Coverciano. Adesso però devo aspettare il Consiglio Federale di mercoledì».
Un proforma a tal punto che Vicini (suo ct ai Mondiali del ‘90) già si appresta a cedergli il testimone: «Non ho ricevuto nessuna comunicazione ma Roberto è una persona di grande prestigio quindi la Federazione fa bene a puntare su di lui». Anche Macalli, presidente della Lega Pro, è d’accordo sulla nomina pur facendo notare come «sia arrivato il momento di modificare lo statuto per ridare al presidente federale l’autonomia nell’assegnazione delle cariche del settore tecnico. Quando è uscito il nome di Baggio, infatti, non è stato Abete a farlo ma altri...(Ulivieri, ndr)».
Tocca quindi a chi lo ha proposto spiegare quale sarà il margine d’azione dell’ex Pallone d’oro: «Avrà potere decisionale su tutto quello che riguarda il settore tecnico – afferma Ulivieri - ma chiaramente non influirà sulla gestione delle nazionali». Curiosità: per il nuovo incarico Baggio non sottoscriverà un vero e proprio contratto. Il suo sarà un lavoro volontario con un rimborso spese. Le novità, tuttavia, non finiscono qui: l’incarico di Presidente del settore giovanile e scolastico della Figc andrà a Rivera (succederà a Giacomini).
Intanto ieri a Milano è andato in scena il primo incontro fra Tavecchio e Beretta per la riforma dello statuto: ribadito il no al secondo extracomunitario ma apertura ad una maggiore autonomia della Lega Calcio. Previsto per oggi, invece, l’appuntamento fra Abete, Beretta e Aic per discutere del contratto collettivo scaduto il 30 giugno scorso.