R. Fi., Il Sole-24 Ore 3/8/2010;, 3 agosto 2010
IL PERIODO NERO DEL VECCHIO PLAYBOY - A
suo modo, il fondatore di Playboy, Hugh Hefner, ha contribuito alla rivoluzione sessuale dell’occidente ma arrivato all’età di ottantatre anni sembra avere bisogno di riposo. Il gruppo Playboy, su cui Hefner sta lanciando un’Opa insieme al private equity Rizvi Traverse Management, è da tempo in declino - i ricavi sono tracollati negli ultimi tre anni da 339 milioni di dollari a 240 milioni, i profitti (4,9 milioni di dollari nel 2007) si sono trasformati in perdite (51 milioni nel 2009) - e, per simpatia, anche il vecchio Hefner sembra perdere colpi:per tentaredi attirare un po’ d’attenzione su Playboy è costretto a rilasciare dichiarazioni stravaganti, paragonandosi al Picasso del «periodo rosa». Henfer, che sarebbe stato definito uno sporcaccione da Henry Miller, non ha mai avuto il senso del pudore- ora è nel «periodo biondo» - ma è grave che abbia perso il senso del buon gusto: «Dire che Playboy abbia trasformato la donna in oggetto sessuale è ridicolo. Le donne sono degli oggetti sessuali (?) ecco perché si mettono il rossetto e le minigonne». Insomma, è nel periodo nero.