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 2010  agosto 02 Lunedì calendario

Non più solo al cinema: l’auto mette le ali - C’era una volta l’auto an­fibia: una specie di quadrato con tanto di parabrezza ante­riore e tergicristalli ma dota­to di eliche posteriori che fen­deva, con poco successo, le acque dei mari e dei laghi

Non più solo al cinema: l’auto mette le ali - C’era una volta l’auto an­fibia: una specie di quadrato con tanto di parabrezza ante­riore e tergicristalli ma dota­to di eliche posteriori che fen­deva, con poco successo, le acque dei mari e dei laghi. Ma i tempi cambiano e la tec­nologia pure. Ecco dunque in arrivo l’auto volante, il so­gno di molti automobilisti, al­meno dei più impazienti. Non c’è dubbio infatti che sa­rebbe davvero bello, invece di stare in coda, schiacciare un bottone, un po’ come Ja­mes Bond, e prendere le vie dell’aria. Ora il desiderio po­trebbe diventare realtà gra­zie a Terrafugia (dal latino «scappare dalla terra»), un piccolo costruttore america­no. Fondata nel 2006 da un gruppo di ingegneri aerospa­ziali del Mit (Massachusetts Institute of Technology), Ter­rafugia ha inventato Transi­tion Roadable Aircraft, la pri­ma auto volante. E, nonostan­te l’idea possa sembra al­quanto bizzarra, la Transi­tion ha ottenuto pure l’omo­log­azione dalle Autorità fede­rali statunitensi, la Faa (Auto­rità federale per l’aviazione). Grazie a questo provvedi­mento un primo modello po­trebbe essere messo in com­mercio negli Stati Uniti già a partire dai primi mesi del 2011. A dire il vero, il veicolo pro­gettato dal gruppo di ingegne­ri statunitensi appare più co­me un piccolo ultra leggero a due posti, in grado di trasfor­marsi in automobile. La Transition è lunga 5 me­tri e 70 centimetri, ossia un po’ di più di una normale au­to, un modello medio di soli­to ne misura circa 4, ma è for­nita di ali ripiegabili ai lati (l’apertura alare è di 8 metri e 40 centimetri). E quindi pre­mendo un pulsante la vettu­ra può, spiegando le ali, di­ventare un piccolo aereo in circa 30 secondi. Poi basta una piccola pista per prende­re il volo: in autostrada è tas­sativamente vietato. Al ritor­no si ripiegano le ali e così la Transition diventa larga solo due metri e può trovare posto anche in garage. Spinta da un motore Rotax da 100 cavalli, in volo è in gra­do di raggiungere i 185 chilo­metri all’ora di crociera e ha un’autonomia di circa 740 chilometri grazie a un serba­toio (va a benzina verde) da circa 90 litri. Su strada è me­no performante: la velocità si riduce a circa 140 chilometri e con un litro di benzina per­corre oltre 10 chilometri. In realtà, la Transition è un piccolo ultraleggero in grado di andare anche su strada ma per il decollo e l’atterraggio è comunque necessaria una pi­sta. E ovviamente bisogna avere anche qualche rudi­mento di volo. Dunque oltre alla patente auto, è necessa­ria anche quella per gli ultra­leggeri. Il processo di omolo­gazio­ne di questo mezzo è sta­to comunque lungo e difficile in quanto è stato certificato sia per la circolazione strada­le sia per il volo. E far convive­re le due nature non è cosa né facile né scontata. Ma a quan­to pare Terrafugia è riuscita nell’impresa.Anche se al mo­dello originale ha dovuto in­serire Airbag e altri elementi di sicurezza, che hanno au­mentato il peso del velivolo fi­no a 650 chilogrammi. Non è dato sapere al mo­mento se sarà esportata ae­reo anche in Europa dove gli automobilisti dovranno re­stare ancora per un po’ con i piedi, anzi le gomme, incolla­ti a terra. Ovviamente tanta tecnologia non è propriamen­te regalata. La polifunzionale Transition costa, infatti, circa 200mila dollari (circa 150mi­la euro), comunque meno di una Ferrari o di una Lambor­ghini che costano fino a 350mila euro. La Transition non è l’unico studio di auto volante. Per il 2012 dovrebbe arrivare in produzione anche la Moller Skycar M400X. Questo mo­dello rispetto alla Transition, può ospitare quattro passeg­geri e decollare verticalmen­te, come il famoso aereo mili­tare Harrier. Secondo il costruttore, gra­zie alla cabina pressurizzata può raggiungere i 9mila me­tri di altitudine e raggiungere i 500 chilometri. Una velocità che su strada si riduce a soli 50 chilometri. La Skycar co­sta comunque molto più del­la Transition: il prezzo per l’unico esemplare fino a oggi realizzato è stimato in circa 2 milioni di euro.