Cristiano Gatti, il Giornale 2/8/2010, pagina 7, 2 agosto 2010
Adesso Sarkozy esagera. Vuole arrestare i genitori dei baby delinquenti - E’ sempre molto difficile invidiare i francesi in quanto francesi, ora diventa molto difficile invidiarli anche come genitori
Adesso Sarkozy esagera. Vuole arrestare i genitori dei baby delinquenti - E’ sempre molto difficile invidiare i francesi in quanto francesi, ora diventa molto difficile invidiarli anche come genitori. Nel suo furore estivo alla ricerca del consenso perduto, il presidente Sarkozy sta preparando per questa negletta figura sociale l’ultima mazzata, come se ce ne fosse bisogno: in galera al posto della prole pregiudicata. Sostanzialmente, padri e madri di Francia potrebbero presto fare le veci dei figli minorenni dentro una cella, qualora questi non si comportino da condannati modello. La proposta, innegabilmente rivoluzionaria, è presentata anche con un certo orgoglio da Eric Ciotti, responsabile per la sicurezza dell’Ump, il partito del presidente. Ma le polemiche immediatamente esplose la dicono lunga sulla portata della novità: si tratta a tutti gli effetti di un’ulteriore allargamento della reponsabilità penale dei genitori. Fino a due anni di carcere, più 30mila euro di multa, al padre o alla madre del minorenne “che non adempia agli obblighi legali previsti da una sentenza“. Se ad esempio il ragazzo condannato a non uscire di casa oltre una certa ora non rispetta il divieto, a risponderne è il genitore. Spiega Ciotti come il progetto abbia un obiettivo preciso: quando un minorenne viene condannato per qualche reato, il giudice deve preparare subito anche un piano che coinvolga i genitori, perchè siano loro a farlo rispettare. In caso contrario, ne rispondono. Forse è meglio chiarire subito che non stiamo parlando dei minorenni con biberon e orsochicco. Evidentemente, la norma è pensata per quel genere di minori che la sa già molto lunga, più del padre e della madre messi assieme. Vogliamo dire dai quindici ai diciotto anni? Nel caso specifico, si parla di quei teppisti francesi che stanno mettendo a ferro e fuoco le periferie delle città più popolose e più problematiche, senza denunciare difetti di carica distruttiva legati alla verde età. Bello, no? Un figlio di 17 anni e 11 mesi, cioè oggi un individuo con tutta una serie di riconoscimenti e privilegi da uomo fatto, improvvisamente si mette a fare il cretino scappando dalla finestra nel cuore della notte, contravvenendo al divieto giudiziario di uscire dopo le ore venti, ed improvvisamente i gendarmi vengono a buttare giù dal letto il padre per tradurlo in carcere. Non è ben chiaro: Sarkozy cerca consenso o cerca rogne? Certo sta vivendo un momento particolare: con il giro di vite, che prevede tra l’altro anche il ritiro della cittadinanza all’immigrato delinquente, cerca di recuperare legalità e qualche rimpianta simpatia politica. Ma se trasliamo l’idea sul nostro suolo italiano il progetto appare subito gratuito, ingiusto e odioso. Già molti padri e molte madri devono subire la disperazione di certi casi difficili. E’ una pena pesante, più di una detenzione a vita dentro lo Spielberg di Silvio Pellico, trascorrere le notti senza sapere dove siano a fare danni questi piccoli tangheri. Hanno idea, il presidente Sarkozy e il suo attivissimo specialista in sicurezza, che cosa significhi controllare i movimenti di certe belve categoria junior? Che la giustizia chieda alla famiglia una collaborazione al piano di recupero contenuto nella condanna è buona cosa. Tant’è vero che già si fa.Ma sbattere dentro padri e madri se il giovane condannato non dimostra buona condotta è umanamente mostruoso. Esistono figli che alla sola domanda perchè esci sono pronti a buttare dalla finestra l’intero parentado. E dopo aver ricomposto in qualche modo le ossa di questa povera gente dovremmo pure trasferirla in galera? La professione di genitore è dichiaratamente la più complessa di tutte: ma su questo punto della minore e della maggiore età, su quando e fino a quando dobbiamo rispondere delle nostre creature, sta diventando impossibile. Prima o poi dovremmo tutti metterci d’accordo. Ultimamente le correnti di pensiero più illuminate ci raccontano che i sedicenni sono talmente scafati da poter tranquillamente guidare, viaggiare, persino votare. Non come quando avevamo sedici anni noi, che giocavamo ancora alle biglie. Se però diventano malviventi con condanna a carico, questi stessi precocioni tornano improvvisamente ad essere pupi irresponsabili, incapaci d’intendere e di volere, persino di fare almeno decorosamente i condannati. Povere gioie, scappano sempre dagli arresti domiciliari: evidentemente non li sappiamo controllare, non siamo buoni neppure come secondini, come minimo dobbiamo finire in galera... Demenziale. Può passare solo in un caso: quando siano i genitori a manifestare la chiara volontà di essere trasferiti al fresco. In cerca di un po’ di pace, finalmente liberi dalla galera che si ritrovano in casa.