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 2010  agosto 02 Lunedì calendario

ANGELINA, LA MAMMA E QUEL SUO KILLER MOLTO RAGIONEVOLE...

Angelina Jolie ha un problema. Come farà a spiegare alla sua tribù, tre figli adottati e tre naturali, di quella volta - era il periodo a cavallo fra il fallimento del secondo matrimonio con l´attore e musicista Billy Bob Thornton, e il terzo, con Brad Pitt -che assoldò un killer per farsi uccidere? Pochissimi lo hanno letto, già tutti ne parlano. E le indiscrezioni erano così tante che St. Martin´s Press, la casa editrice dell´attesissimo Angelina, an unauthorized biography ha anticipato di tre giorni la pubblicazione dell´ultima fatica di Andrew Morton, l´autore di biografie non autorizzate che dopo aver messo alla gogna Madonna e Monica Lewinsky, Lady D e Tom Cruise, ha preso di mira la diva di Salt. Da 24 ore in libreria e già il sito gossipparo Hollywoodlife.com scomoda eminenti psicologi per consigliarla su come affrontare il libro con i figli.
L´assassinio mancato è solo una delle chicche. Il killer, per la cronaca, le suggerì di pensarci su un mese. Lei cambiò idea: ma pagò ugualmente per la "consulenza". Sarà vero? Angelina non commenta. È in missione a Seul come ambasciatrice dell´Unhcr, l´Alto Commissariato per i Rifugiati e poi un lungo viaggio in Asia. Ma la precipitosa partenza con prole ha insospettito la stampa Usa. Che ha sottolineato la coincidenza del viaggio con l´uscita della poco gradita biografia che contiene anche foto riemerse dal suo passato "selvaggio". Ma è Andrew Morton stesso a venirle in aiuto: «Tutta colpa di mamma» ha detto a Usa Today, puntando il dito sull´attrice Marcheline Bertrand, che lasciata dal marito Jon Voight poco dopo la nascita di Angelina, rifiutò quella creatura «troppo somigliante al padre», lasciandola due anni nella villa di Beverly Hills con un esercito di tate.
Per carità, sottolinea lo scrittore, il legame mamma-figlia dopo «sarà stretto: anche troppo». Angelina detesterà il padre e le sue fidanzate al punto da «urinare nei loro cocktail». E quando a 14 anni Angelina perde la verginità con un coetaneo, Marcheline invita il ragazzino a vivere con loro. Naturalmente non dura: Angelina inizia la spola da un letto a un altro, da una droga all´altra. Quando nel 1996 sposa l´attore inglese Jonny Lee Miller, ha contemporaneamente una storia con la modella Jenny Shimizu e con l´attore Timothy Hutton, per non parlare di Mick Jagger, che pur fresco di matrimonio con Jerry Hall, la chiama ogni volta che passa per L. A. Tre anni dopo Angelina surroga la dipendenza dall´eroina con quella per un nuovo marito, Billy Bob: invaghita al punto di portare una fiala del suo sangue al collo, crolla quando lui si isola a Nashville per registrare un disco, tanto da costringere Marcheline a chiuderla tre giorni nell´UCLA Medical Center di Los Angeles.
Certo, nel libro non ci sono solo cattiverie. Le missioni per l´Unhcr e la scelta di adottare il piccolo cambogiano Maddox «la fanno senz´altro maturare». Peccato che Maddox diventi poi lo strumento per sedurre Brad Pitt (dopo averci provato con Johnny Depp e Willem Dafoe) sul set di Mr. & Mrs. Smith. «Angelina» scrive Morton «si presenta come pasionaria della famiglia e della giustizia di classe. Per Pitt un cocktail irresistibile». E pazienza se i Brangelini oggi vivono letteralmente circondati da un esercito di tate, infermiere, guardie del corpo. Una relazione che il perfido autore definisce di «competizione continua», dove Pitt ha assunto il ruolo di «Mister Mom». Ma Brad, i figli, il successo, hanno dato stabilità alla selvaggia Angelina. Che ha finalmente perdonato il padre di averla abbandonata: con quella madre che le segnò la vita.