Massimiliano Gallo, Il Riformista 23/7/2010, 23 luglio 2010
TOH, IL PAESE REALE NON È CAPALBIO
È difficile trovare una categoria più distante dal mondo reale di quella dei giornalisti. Sicuramente i politici, e probabilmente i banchieri. Ce ne sarà anche qualche altra, figuriamoci, epperò noi operatori del mondo dell’informazione dovremmo calarci nel mondo per raccontarlo. Ovviamente quel mondo dovremmo viverlo: acquistare i biglietti del teatro, comprare i libri e non farseli spedire dalle case editrici, fare la fila alle poste, smadonnare per avere i sacchetti maleodoranti nel palazzo grazie ad Alemanno e alla sua Ama. E potremmo continuare a lungo. Nell’elenco delle normalità dovrebbe esserci anche la frequentazioni delle spiagge. Che, ci perdonino, non è solo Capalbio dove si riuniscono quelli che contano. Ma anche Ostia, Capocotta, Varcaturo (dalle parti di Terronia) e tante altre. Persino alcuni giornalisti le frequentano. E di tipe come le due (http://www.youtube.com/watch?v=itvzGuZfpgM) che stanno spopolando sul web ne abbiamo viste a centinaia. È il Paese reale, baby. Che parla in romanesco, in napoletano, in veneto. E che se fa caldo cerca di andare al mare e che se viene intervistato risponde che co’ sto caldo «se beve na bira, se magna ’n calippo e se fa na doccia». Come hanno detto le due ragazze ai microfoni di Sky. Funziona così. Anche a Capalbio, d’altronde. Solo che lì il gelato lo gustano, la birra la sorseggiano e con la doccia si rigenerano. Non tutti trascorrono le loro giornate ad attendere l’ultima dichiarazione di Gianfranco Fini, o partecipando a cene, cenette, incontri, party dove si viviseziona un articolo di un quotidiano in cui si fa riferimento - senza citarlo, of course - a un intervento pubblicato due giorni prima su un altro giornale. Esoterismo bello e buono, direbbe un vecchio amico del Riformista.
Il Paese reale è lontano da Capalbio, dalle sale stampa, da quelle dichiarazioni dei politici in cui non si capisce assolutamente nulla ma che alcuni giornalisti interpretano come armi fine di mondo. Ce vorrebbe na bira per tanti di noi. Non ci farebbe male.