il Giornale 31/7/2010, pagina 5, 31 luglio 2010
La squadra di Fini costa ai cittadini 35 milioni di euro per cinque mesi - La nascita dei «gruppi» finiani alla Camera e al Senato, prevista dai regolamenti parlamentari anche in corso d’opera, non sarà a costo zero
La squadra di Fini costa ai cittadini 35 milioni di euro per cinque mesi - La nascita dei «gruppi» finiani alla Camera e al Senato, prevista dai regolamenti parlamentari anche in corso d’opera, non sarà a costo zero. Nei bilanci del Palazzo il costo dei trasferimenti ai gruppi parlamentari è di tutto rispetto. Si tratta di 35 milioni di euro per il solo anno in corso e solo a Montecitorio: soldi che servono soprattutto a pagare la «macchina organizzativa » dei partiti nel palazzo della politica. Addetti stampa, segreterie, uffici legislativi e rimborsi per attività dei singoli deputati o, appunto, del gruppo, come convegni e incontri. I 271 deputati pidiellini, compresi i finiani, stando all’ultimo bilancio incassano 11.684.296,12 euro. In media fanno poco più di 43mila euro a testa. Il che vorrebbe dire che alla Camera il futuro gruppo di Gianfranco Fini&Co «peserebbe» economicamente per 1,4 milioni di euro, spicciolo più, spicciolo meno. Se in linea di massima la cifra è credibile, essere precisi è praticamente impossibile. Non è affatto facile calcolare quale fetta andrà a finanziare le attività di palazzo di «Futuro e Libertà », e non è semplice comprendere, al di là della suddivisione «post-strappo» dei fondi già stanziati per il Pdl, quanto costerà in più ai contribuenti la nascita dei nuovi gruppi parlamentari. La somma è infatti connessa alla consistenza numerica delle rappresentanze parlamentari, ma non in modo perfettamente proporzionale. Anche perché, come prevedono i regolamenti di Camera e Senato della Repubblica, tutti i gruppi hanno diritto «per l’esplicazione delle loro funzioni », alla «disponibilità di locali e attrezzature». In entrambi i rami del Parlamento sarà dunque necessario duplicare segreteria, ufficio stampa e ufficio legislativo che andranno al servizio della nuova «macchina» di «Futuro e Libertà», e anche trovare e mettere a disposizione dei finiani le infrastrutture necessarie.