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 2010  luglio 30 Venerdì calendario

Non si sa mai che cosa nascondano i cassetti di un vecchio mobile. Può anche capitare, come a Ernesto Campanini, 70enne parmigiano, di trovarvi una vecchia bandiera americana, che sa del tempo di George Washington e di quelle 13 colonie dalle quali sono nati i moderni e potenti Stati Uniti

Non si sa mai che cosa nascondano i cassetti di un vecchio mobile. Può anche capitare, come a Ernesto Campanini, 70enne parmigiano, di trovarvi una vecchia bandiera americana, che sa del tempo di George Washington e di quelle 13 colonie dalle quali sono nati i moderni e potenti Stati Uniti. Un vessillo che racconta l’infanzia di una nazione. Il loro incontro è stato casuale, come spesso capita, quando si compie una scoperta importante. Siamo a Parma nel 1981: "C’era un camion dal quale venivano scaricati vecchi mobili e vidi un comò di modesto valore. Ma nel primo cassetto notai una bandiera, arrotolata attorno a un manico di scopa". La bandiera è fatta mano e al centro campeggia un’aquila, simbolo degli Stati Uniti, che stringe tra gli artigli uno scudo con 13 stelle. Campanini intuisce subito il valore del fortuito ritrovamento. Ingaggia una trattativa, lunga un anno, per avere il mobile con il suo prezioso tesoro. Ernesto non perde tempo e si mette subito a fare ricerche per saperne di più. Scrive una lettera al National Geographic che gli segnala due persone a cui rivolgersi: Allen Whelchel Finger del The American Flag Institute e Whitney Smith del Flag Research Institute. Dal primo arriva una conferma importante: la bandiera è autentica. "Probabilmente - spiega Campanini - risale a prima del 1795, perché ci sono solo tredici stelle". La quattordicesima e la quindicesima stella compariranno nel primo maggio 1795 con l’inserimento del Vermont e del Kentuky, due nuovi stati che si aggiungono all’Unione. Smith avrebbe invece spiegato a Campanini che potrebbe trattarsi di un table-cover del 1846 (copritavolo) con una decorazione revival per celebrare la rivoluzione americana. Una risposta che però ha lasciato molti dubbi al proprietario: "Se fosse un revival, accanto alle 13 stelle solitamente dovrebbero comparire anche le altre dei nuovi stati e in genere ci sono delle frasi che celebrano la libertà o altri ideali americani. E poi - conclude - la tecnica con cui è realizzato non corrisponde al periodo e il materiale non si adatta a un copritavolo. Ernesto sembra insomma convinto che la sua bandiera possa proprio risalire ai tempi di Washington e Jefferson. Campanini ha mostrato a diversi esperti americani la bandiera: "Very unusual one" l’affermazione più ricorrente, un unicum insomma. "Il direttore del Flag Institute non ha mai visto niente di analogo" spiega. Il mistero s’infittisce, considerando anche le misure della bandiera: 125 x 130 cm. "Più che una bandiera, forse potrebbe essere uno stendardo pubblico - ipotizza Ernesto - sicuramente esposto in un edificio non privato, ma pubblico. E poi com’è arrivato in Italia un vessillo del tempo di George Washington, conservato nel cassetto di un comò? Campanini ha una sua teoria su come la "reliquia" possa essere approdata nel nostro Paese. Premette che è solo un’ipotesi, che gli è stata ispirata leggendo un articolo pubblicato sulla Gazzetta di Parma dell’ottobre 1990. La chiave del rebus potrebbe essere legata a Filippo Mazzei. Un nome che in Italia forse dice poco, ma che gli scolari d’oltreoceano conoscono assai bene. Chi era costui? "Mazzei - racconta - era un toscano, massone, amico di George Washington e firmatario della Dichiarazione d’indipendenza". Questo "gentleman di campagna" di Poggio a Caiano fu intimo amico dei primi cinque presidenti americani: oltre Washington, John Adams, James Madison, James Monroe e soprattutto Thomas Jefferson. Di quest’ultimo divenne consigliere agricolo nella tenuta di Monticello in Virginia, dove Mazzei pare abbia piantato anche qualche buon vigneto toscano. Mazzei era andato in America insieme a un gruppo di contadini "compaesani". Una cosa che ha fatto pensare Ernesto: "Forse lo stendardo è stato sottratto da una di queste persone al seguito di Mazzei, arrivando così in Toscana", dove tutto sembra condurre per altro: il mobile infatti viene da Aulla. Aulla in provincia di Massa Carrara, Toscana ancora una volta. Da Aulla a Poggio sono circa 130 km. Viaggiando con la fantasia si potrebbe pensare che la bandiera sia passata di generazione in generazione, fin quando non è stata dimenticata in un cassetto del comò, finito poi nelle mani di Ernesto La bandiera/stendardo di Campanini è stata vista da molti. Anche personaggi importanti. Eppure, nonostante i complimenti, non è arrivata alcuna offerta: "Nessuno mi ha mai chiesto quanto vuoi?". Ernesto sarebbe disposto a venderla, ma gli farebbe piacere regalarla al nuovo presidente degli Stati Uniti Barack Obama, per il quale esprime stima e simpatia. "Ci starebbe proprio bene alla Casa Bianca, dietro il presidente".