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 2010  luglio 29 Giovedì calendario

Intervista a Laura Tabita - Chissà se riuscirà a far girare la testa a papà Cesaro­ni. Certo le doti ce le ha tutte: bella, di una bellezza genui­na e naturale, simpatica, iro­nica, e, soprattutto, alla ma­no

Intervista a Laura Tabita - Chissà se riuscirà a far girare la testa a papà Cesaro­ni. Certo le doti ce le ha tutte: bella, di una bellezza genui­na e naturale, simpatica, iro­nica, e, soprattutto, alla ma­no. Barbara Tabita, che por­ta in dote già due film da pro­tagonista con Pieraccioni, non si è ancora (e speriamo non lo faccia mai) montata la testa. Forse perché le assi pol­verose del palcoscenico lei le ha calcate davvero. E prima di arrivare sui grandi set si è fatta le ossa nei piccoli teatri di periferia, passando poi per il blasonato Stabile di Ca­tania. E, tra poco, affronterà la platea ben più vasta della televisione. Che la consacre­rà una star popolare. E che platea: quella dei Cesaroni , una delle fiction più viste e amate di tutti i tempi, con uno share stratosferico. Bar­bara interpreta Olga, una wedding planner che entra nella vita di Giulio Cesaroni (Claudio Amendola) quan­do lui e Lucia ( Elena Sofia Ric­ci) decidono - momentanea­mente (nella quinta serie la Ricci tornerà) - di separarsi. Insomma, una delle protago­niste principali della serie che andrà in onda in autun­no su Canale 5 per ben venti puntate e che, addirittura, ar­riverà a superare le feste di Natale fino a nuovo anno inoltrato. Dunque, Barbara, gli spet­tatori saranno impietosi e la metteranno immediata­mente a confronto con Lu­cia­Elena... «Ma Elena è intoccabile. Non ho pensato nemmeno un secondo a un confronto con lei. Non li faccio mai, al­trimenti non vivrei. Ognuno deve sempre pensare di esse­re speciale per se stesso». Consapevole del fatto che da settembre entrerà nelle case di milioni di italiani? «In tanti mi dicono che la mia vita cambierà. Io penso e spero di riuscire a restare co­me sono. Dalla mia c’è il fatto che recito solo perché mi pia­ce e non l’ho mai fatto per di­ventare famosa. Se fai l’attri­ce non fai la diva. So che i pa­parazzi mi inseguiranno - e già lo fanno - ma di questo problema sono più preoccu­pata per mio marito che non ama la mondanità. Mi ha già detto che andrà in giro senza di me...». Com’è Olga nei Cesaroni? «Una pasticciona, un po’ bugiarda, incasinata e pure egoista. Una donna libera an­che negli affetti. Però tutti questi difetti in lei diventano simpatici». Non assomiglia per nulla alla Barbara vera... «Direi proprio di no. Io so­no più tradizionalista e non mi prendo mai troppo sul se­rio. Non mi ci ritroverei in una famiglia allargata. Mi so­no fidanzata per cinque anni e sposata con un ingegnere. Che, comunque, per fortu­na, è pure lui molto ironico». Infatti lei è stata moglie di Pieraccioni sul set («Ti amo in tutte le lingue del mondo» e «Io & Marilyn») ma una delle poche attrici dei suoi film a non fidan­zarsi con lui... «Ma veramente quando la­voravamo insieme, lui era sempre fidanzata con qual­cun’altra. Comunque, come detto, io sono tradizionali­sta. Con Leonardo ho lavora­to benissimo e comunque, nonostante mi conoscesse benissimo, per darmi la par­te la seconda volta mi ha rifat­to un sacco provini». Come ha deciso di fare l’at­trice? «È stato mio fratello, da pic­colo lui impazziva per il tea­tro e ci costringeva a me e ai miei familiari ad accompa­gnarlo agli spettacoli. Alla fi­ne me ne sono innamorata anche io. E lui mi ha fatto da trainer, poi pian piano a pic­coli passi sono arrivata al ci­nema ». Prossimi step? «Mah, diciamo i sogni: mi piacerebbe lavorare con Pu­pi Avati. Interpretare un ruo­lo drammatico. E poi fare un film sullo stile di Polvere di stelle , come Monica Vitti». Ora si prenderà una pau­sa visto che la lavorazione dei Cesaroni va avanti da ot­tobre... «Sì, una bella vacanza in Ve­nezuela. Il set dei Cesaroni è una macchina perfetta, un in­granaggio meraviglioso, sem­bra sempre di stare in botti­glieria e lavorare con Amen­dola è stupendo, pure con Fassari (che interpreta Cesa­re Cesaroni) e tutti gli altri. Però è anche tanto faticoso: sveglia alle cinque e sul set fi­no alla sette di sera. Ma la pri­ma cosa che farò al rientro a settembre è la testimonial di Greenpeace per una campa­gna di sensibilizzazione con­tro la deforestazione. Ci ten­go molto, anzi sono molto im­pegnata su questo fronte, an­che nelle piccole cose quoti­diane come non consumare inutilmente la carta».